venerdì 30 gennaio 2015

#XtremeKombat28: Liga vs Liga (#XtremeKombat vs #WBG) - Sabato 31 gennaio 2015



Sabato 31 gennaio è una data storica per le #MMA in Messico. L'XtremeKombat ha organizzato il primo evento in cui i campioni di due promotion, possano scontrarsi per vedere quale sia il vero valore dell'una e dell'altra.
Gli incontri principali sono 2, ma tutta la card sembrerebbe essere di alto livello. Il responsabile della commissione arbitrale (CLAMM - coloro che hanno "ospitato" l'UFC), ha chiarito che ogni match sarà secondo le Unified Rules.
Le due organizzazioni sono la stessa Xtreme Kombat e la WBG(World Best Gladiators).
La prima è del Distretto Federale(tutta l'area che comprende Città del Messico e dintorni), la seconda è della zona di Chihuahua.
Tutti gli atleti erano in peso, alcuni erano anche di molto sotto il limite, quasi che avrebbero potuto fare la categoria inferiore...
La conferenza stampa è stata abbastanza veloce, prima hanno parlato i due rappresentanti, poi la parola agli atleti. L'unico giornalista locale presente ha rivolto domande solo ad #JavierTorres, ex partecipante al #TUF13, facente parte del team ospitante, che viene da una sconfitta al #WSOF e si allena all'#ATT.
Argomenti toccati, il nuovo accordo televisivo, che ha permesso di sprovincializzare le MMA, ma soprattutto l'organizzazione stessa(la XK), la voglia di confrontarsi con altre organizzazioni, per uscire dal "locale", e per evitare che si facciamo rematch in continuazione o che ai più forti vengano messi di fronte atleti eccessivamente meno esperti. La WBG è stata l'unica ad accettare questo tipo di scontro, e sperano che nel futuro anche altre rendano disponibili i propri campioni.
Già è stata fissata la data della "rivincita", a casa della WBG nel Chihuahua.

Nella foto in alto a sinistra i fighter del main event Jorge "GEORGE ST." Gonzales(8-1) vs Fernando "SOLUCO" Di Pierro(15-5-1), a destra Javier "CHUNTY BOY" Torres(6-3) vs Marcos Rodriguez(0-0-1 su Sherdog, mentre l'organizzatore dichiara 21-5-1). L'ex TUF ha dato subito spettacolo nel face-off.

martedì 20 gennaio 2015

Jon Jones Cocaingate, la malainformazione, il rapporto tra la cocaina, la marijuana ed i test antidoping

Ormai è di dominio pubblico, il campione della 205 libbre dell’#UFC #JonJones, il 4 dicembre 2014 in un test “out-of-competition” è stato trovato positivo ad un metabolita presente nella cocaina, precisamente il Benzoylecgonine.

Questa è la notizia. Questo è il fatto principale, e l’hanno pubblicato praticamente tutti subito, molti anche senza farsi domande di come funzionino certi tipi di test, del perché tale positività sia stata resa nota solo ora, ma soprattutto del perché l’abbiano fatto combattere un mese dopo e perché non l’abbiamo privato del titolo.

Essendo un lettore de “Il Fatto Quotidiano” ed avendo io una certa “deontologia”, pur non essendo un giornalista o pubblicista, ho preferito studiare ed indagare ancora prima di entrare in un argomento, che altrimenti sarebbe stato l’ennesimo da bar, come di fatto si può leggere quasi ovunque. La mala informazione imperversa, e è anche il motivo per cui ci ritroviamo il PD al governo ed abbiamo permesso che Berlusconi facesse gli affari propri.

Premesso ciò vi anticipo anche che tale scritto sarà lungo, molto lungo, sarà basato su articoli scientifici di cui allegherò i link, sul regolamento NSAC(Nevada State Athletic Commission – che è la commissione atletica che ha disciplinato il regolamento unificato così come lo conosciamo e che ha fatto i test in questione), su quello WADA(World Anti-Doping Agency, su cui si basa quello NSAC), ed affronterà anche l’altra polemica correlata, quella del perché l’essere positivi al THC ed ai cannabinoidi, venga considerato come PED(Performance Enhancing Drug).

Per chiunque segua le MMA, ma soprattutto gli eventi targati UFC, avrà letto più volte di test “in-competion” e di test “out-of-competition”. La differenza è semplice…i primi sono quelli che vengono fatti, a seconda della disciplina sportiva, prima o dopo la prestazione. I secondi vengono fatti di solito a sorpresa, sia per atleti che stiano preparandosi ad un evento(il 99% dei casi) che ad atleti che abbiano semplicemente la licenza nel Nevada.
La differenza è anche nel tipo di sostante che vengono cercate. Qui la lista di quelle che sono sempre proibite i cui test vengono fatti “out-of-competition”. Come potrete notare le droghe cosiddette “ricreazionali” sono assenti. Quindi cocaina e cannabinoidi non ci sono.
Perché è importante far notare ciò? Perché qui risiede il motivo dello scandalo e la risposta al perché a Jon Jones non siano state applicate penali di alcun tipo.
Mi spiego meglio…Il test del 4 dicembre(un mese prima del match) non avrebbe dovuto contenere il controllo della cocaina, quindi quel valore di positività non sarebbe dovuto mai uscire.
Pur essendo stato fatto per errore, fa parte di un test “ufficiale”, quindi tutti i risultati, negativi, compreso quello sono stati pubblicati.
Quella positività, a prescindere da quello che si possa pensare del Jon Jones atleta o persona, legalmente e sportivamente parlando, non può quindi avere influenza alcuna sulla sua partecipazione all’evento, né tantomeno privarlo del titolo(qui una possibile spiegazione di mmamania.com).
Non solo, entrando nel particolare della positività, è stato trovata una percentuale minima di un metabolita della cocaina, il che secondo l’NSAC(che si basa sempre sull’esperienza e sulla bibliografia WADA e USADA) significherebbe, in parole poverissime, che Jones possa aver assunto cocaina o un farmaco antiinfiammatorio chiamato #Esterom anche 5 giorni prima del test.
In 21 incontri da professionista Jon Jones non è mai stato trovato positivo ad alcuna sostanza, sia in test “in-competion”(tutto negativo anche dai test post match contro Cormier) che in test “out-of-competition”.
E voi direte…perché allora ha dichiarato di avere un problema di droga e si è recato presso un centro di riabilitazione per tossicodipendenti?
La risposta potrebbe averla data #NateDiaz con uno dei suoi sgrammaticati messaggi su #Twitter, ma decisamente arguto questa volta.




Quindi se volessimo seguire la teoria del californiano, dovremmo pensare che essendo Jon Jones un campione non amato, abbiano(Zuffa/White...)organizzato un qualcosa per fare in modo che faccia direttamente la parte del "bad boy", il che stsoricamente parlando, ha sempre venduto PPV e fatto parlare.
Questa è una teoria, un aspetto possibile, non ho idea se possa essere o meno credibile.

(AGGIORNAMENTO DEL 13/01/2015)
Sembra che la tesi di Diaz possa essere la più credibile...la madre del campione ha dichiarato che al figlio sia bastata una sola notte per uscire dal problema della dipendenza e che andrà a vedere il fratello che gioca nell'NFL.

Le zone d'ombra sulla faccenda non sono finite qui...

Sembra che i problemi di droga del campione siano ben noti nell'ambiente, il che andrebbe a cozzare con la versione di Diaz.
Altra teoria sia basata su questa foto in cui Chael Sonnen scelse una bevanda inusuale per reidratarsi dopo la cerimonia del peso prima del consueto face off...


teoria subito sgonfiata perché sembrerebbe che Sonnen abbia fatto ciò più volte, anche contro Stann ed al WEC contro Baker. Non solo...potrebbe essere legato ad una possibile sponsorizzazione proprio con la Coca Cola, in cui erano in ballo sia lui che Jon Jones



Sempre Sonnen sarebbe causa di altra teoria basata su un suo messaggio su twitter

Rumor su alcuni forum spiegano tale messaggio così: "JBJ wrestled in Iowa and liked to play with white things... primarily coke and women."

Altra teoria, anche questa non confermata, è testimoniata però in questo articolo Greg Howard in cui racconta di come durante una lunga intervista con il campione, questo abbia prima dichiarato di non aver mai assunto droghe o altro, per poi ammettere immediatamente di aver mentito.
Sembrerebbe che Howard abbia volutamente scelto di tenere questa confessione "fuori" dall'intervista, ma visti i fatti recenti, avrebbe deciso di tirarla fuori ora.
<"I've always been straight edge, man," he insisted to me once, before immediately admitting that he was lying. "I've always been straight edge."
This doesn't come out of nowhere. In reporting this story, I heard a lot of rumors about Jones's cocaine use, some of which went past what you'd expect of a rich young celebrity in 2014. I left those alone partly because it's a long way from rumor to solid fact and partly because, as evidenced by his success, whatever he's been up to late at night hasn't hurt his athletic performance much. This is worth noting just by way of saying that this is more likely than not something that actually could affect his career, as opposed to the result of one night's bad decision. Just a few minutes ago, I got this text from a source close to Jones: Can't believe it took this long for jon to pop on coke.>


Non è finita qui...o almeno, per quanto riguarda la positività alla cocaina sì, ognuno può avere le proprie idee e condannare l'uomo Jon Jones per uso o meno di cocaina. Quello che è da tenere ben separato è l'atleta, il quale potrà non essere un modello di "campione" anche fuori dall'ottagono, ma nessun test al momento può mettere in discussione il suo titolo o le sue vittorie.

Perché non sarebbe finita??? Perché proprio mentre mi accingevo a chiudere l'articolo sono venuti a galla altri dati...dati nel senso di numeri e questa volta non coinvolge solo Jon Jones, ma anche Daniel Cormier. Sembra che sia nei test del 4 dicembre, che in quelli "in-competition", sia l'urina del campione che dello sfidante, abbiano dato risultati leggermente fuori norma per quanto riguardi il rapporto tra testosterone ed epitestosterone. In entrambi i casi è stato fatto un ulteriore test, molto costoso che non viene quasi mai eseguito, ed è il Test agli isotopi di carbonio. Questo ha dato risultati negativi per quanto riguarda eventuali tracce di testosterone artificiale.
Quindi i valori anomali, sono stati attribuiti a fattori naturali, soprattutto perché entrambi di poco fuori i limiti.

Chiudo tale scritto con le parole dello sconfitto, il quale, a prescindere da tutto, è stato un "Signore" ed un "Uomo", al contrario di molti suoi fan...

"I am aware of Jon's test, and if there is anything to say it is this: there are a lot of people you impact, so please let's get it together. Good luck on your rehab!"(Daniel Cormier)

(Aggiornamento del 19/01/2015)
Qui di seguito la voce all'incriminato. In un'intervista per nulla conciliante, Jon Jones ci racconta la sua versione dei fatti di cui farò, per brevità, un resoconto schematico qui di seguito.
- In passato ha assunto cocaina e provato altre droghe, quando era al college. Solo durante alcune feste, non frequentemente, sempre lontano dalla dipendenza. Questa ammissione conferma il messaggio su twitter di cui sopra inviato da Chael Sonnen.
- Non cerca scuse, è conscio di aver commesso un errore stupido, e non saprebbe nemmeno lui dare una spiegazione. Sapeva che avrebbero potuto scoprirlo, ma ha tentato di tenere nascoste le sue paure, dovendosi concentrare anche sul match che aveva da lì ad un mese.
- L'entrare in un centro di riabilitazione è stato un qualcosa che gli è stato richiesto da alcuni suoi partner (probabilmente la Reebok con la quale aveva appena firmato il contratto), per controllare che non avesse problemi di dipendenze di alcun tipo. Le 24 ore in cui è stato dentro è stato sottoposto ad una serie di colloqui con medici, che dopo 7 ore hanno valutato che non necessitasse di stare dentro alla clinica, ma che le ore successive avrebbe potuto trascorrerle in una casa adiacente insieme ad altri pazienti. Il giorno successivo, dopo altri test, i medici gli hanno comunicato che non fosse clinicamente un tossicodipendente, e che potesse tornare a casa, ma che lo avrebbero, a tutela del partner, testato a sorpresa settimanalmente e che avrebbe dovuto seguitare una terapia con un consulente.




"Cannabis in Sport"
Seconda parte sul perché anche i cannabinoidi siano considerati PED...giusto per fare un po' di corretta informazione.
In fondo alla pagina c'è il link ed un estratto in inglese, quin farò solo un elenco dei motivi.

- Una maggiore vasodilatazione e broncodilatazione, suggeriscono che la cannabis possa anche migliorare l'ossigenazione dei tessuti.
- L'utilizzo di cannabis ha effetti significativamente positivi nello sport come un aumento/miglioramento della vista per i portieri e un maggiore rilassamento muscolare.
- Il fumare cannabis può far diminuire l'ansia, la paura, la depressione e la tensione senza avere effetti negativi sulla capacità di movimento. Il THC in minime quantità è un ansiolitico, che sono le quantità di solito assunte dagli atleti.
- THC e cannabis aumentano anche la risposta agli stimoli, portando il soggetto ad avere comportamenti tali da fargli prendere più rischi del normale, ma senza influenzare la sua capacità di giudizio.
- Il fumare cannabis, riducendo l'ansia, permette agli atleti di performare molto meglio sotto stress e di allievare lo stress di esperienze traumatiche vissute precedentemente durante le competizioni.
(Qui posso aggiungere la testimonianza diretta di un ex atleta dell'UFC, Matt Riddle, quando lo intervistai a Londra, dopo la conferenza stampa alla palestra London ShootFighters. Lui mi disse che proprio questi sono erano i problemi che aveva sempre avuto nella vita, e che lo avevano limitato. Le medicine sintetiche tradizionali con lui avevano sempre avuto effetti collaterali spiacevoli, e quindi gli fu prescritta l'assunzione di cannabinoidi, legale nel suo stato di residenza, proprio per far fronte a tali problemi di ansia e paure legate alla prestazione atletica).
- L'uso di cannabinoidi può avere anche effetti sulla memoria...sportivamente parlando può avere quindi un ruolo importante nel far dimenticare ricordi spiacevoli, i quali potrebbero invece portare il soggetto ad avere comportamenti avversi a tali esperienze.
- La cannabis viene definita spesso come un ergogenico, avendo effetti diretti sull'umore, quasi come un antidepressivo.
- La cannabis quindi può essere considerata PED in sport che necessitino di molta concentrazione.


Cannabis in Sport
Anti-Doping Perspective
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3717337/
“However, in this study vasodilation and bronchodilation were increased, suggesting that cannabis could also improve oxygenation to the tissues. Furthermore, hotlines developed in support of doped athletes report performance-enhancing capabilities (WADA, unpublished observations). Cannabis is presented as a drug that has significant positive effects in sports, such as improvement of vision for goalkeepers and muscle relaxation.
Smoked cannabis can decrease anxiety, fear, depression and tension.[75] THC is anxiolytic at low doses,[80] the doses reportedly consumed by athletes.[81] Animal studies also addressed can-nabinoid effects on aversive responses. Interfering with the hydrolysis or uptake of endocannabinoids reduced anxiety-like behaviours without motor impairment in rodents,[82–84] and CB1 knockout mice exhibited increased anxiety-like behaviour.[85] In human volunteers, THC and cannabis also increased impulsive responses leading to more risk-taking behaviour but without affecting decision making.[86,87] In this regard, and from a sports perspective, Martinez[88] suggested that cannabis smoking reduces anxiety, allowing athletes to better perform under pressure and to alleviate stress experienced before and during competition.[88] Furthermore, cannabinoids play a major role in the extinction of fear memories by interfering with learned aversive behaviours.[89–91] Athletes who experienced traumatic events in their sports career could benefit from such an effect. For these reasons, Wagner[92] described cannabis as ergogenic. The endocannabinoid system is also involved in the modulation of mood. Animal studies demonstrate antidepressant-like effects in models based on inescapable or chronic stress.[83,93,94] In adolescents and young adults, cannabis also helps in coping with negative mood and emotional distress.[95–97]
Catlin and Murray[98] indicated that cannabis could be performance enhancing in sports that require greater concentration. Iven[99] noted that athletes use cannabis for relief of anxiety and stress, and perhaps to reduce muscle spasm. Saugy et al.[81] suggested that athletes were mainly motivated to use cannabis due to its effects on relaxation and well-being, promoting better sleep.”


lunedì 12 gennaio 2015

Ranking degli atleti di MMA italiani o stranieri su territorio nazionale (mese di gennaio 2015)

RANKING ITALIA MMA GENNAIO 2015

Si consiglia di leggere attentamente il regolamento in base al quale è stato compilato il seguente ranking(lo trovate in fondo alla pagina).


Featherweight (Pesi Piuma, ­66kg)

1. (­-) Cristian Binda

2. (↑3) Ciro Ruotolo

3. (↑5) Davide Baneschi

4. (-­) Luca Puggioni

5. (­-) Nicolae Negrea

Altri votati: nessuno

Esce Luca Brugnolini siccome risulta attualmente ritirato


Lightweight (Pesi Leggeri, ­70kg)

1. (-­) Ivan Musardo

2. (­-) Leonardo Zecchi

3. (­-) Fabio Ciolli

4. (­-) Giuliano Pennese

5. (↑6) Damiano Bertoli

6. (↓5) Danyel Pilò

7. (↑9) Elia Madau

8. (­-) Johnny Cecchini

9. (­-) Alessandro Pirev

10. (NE) Ouadia Tergui

Altri votati: Jeffrey Mordan


Welterweight (Pesi Welter, ­77kg)

1. (-­) Marco Santi

2. (­-) Marvin Vettori

3. (­-) Roberto Rigamonti

4. (­-) Marvin Ademaj

5. (↑6) Filip Kotarlic

6. (↓5) Daniele Scatizzi

7. (­-) Davide Caruso

8. (↑9) Valerio Galosi

9. (↑10) Luca Vitali

10. (NE) Carlo Pedersoli

Altri votati: nessuno

Escono per inattività superiore a 18 mesi: Serghei Popa


Middleweight (Pesi Medi, ­84kg)

1. (↑2) Alessio Di Chirico

2. (↑3) Mattia Schiavolin

3. (↑) Gheorghe Gritko

4. (↑ ) Alessandro Botti

5. (↑8) Valerio Saronni

6. (-­) Cristian Magro

7. (­-) Marco Zuzolo

8. (↑9) Simone Tessari

9. (NE) Riccardo Schiesaro

10. (-­) Evasio D'Onofrio

Altri votati: nessuno

Escono per inattività superiore a 18 mesi: nessuno


Light Heavyweight (Pesi Massimi Leggeri, ­93kg)

1 (-­) Matteo Minonzio

2 (-­) Alen Amedovski

3 (↑4) Roberto Fantasia

4 (↓3) Sascha Massafra

5 (­-) Pietro Cappelli

Altri votati: nessuno

Alessio Sakara non è stato giudicato votabile dal panel nei ranking ­93 kg siccome

ufficialmente sarebbe stato penalizzato da una sconfitta per TKO (infortunio) ma siccome

stava dominando il match si è preferito considerare il match un virtuale no contest

rimandando così il suo inserimento a quando completerà effettivamente un match nei ­93

kg.

Escono per inattività superiore a 18 mesi: nessuno


Heavyweight (Pesi Massimi, ­120kg)

1 (­-) Mauro Cerilli

2 (­-) Alfredo Achilli

3 (­-) Matteo Riccetti

Il ranking pesi massimi si è ridotto al momento a sole 3 posizioni per mancanza di un

numero sufficiente di atleti attivi in questa categoria sul territorio nazionale.

NOTA BENE: Vengono momentaneamente omessi i record professionistici di MMA

siccome in alcuni casi sono stati contestati dagli stessi atleti. Attualmente sono in fase di

revisione e di verifica da parte del panel nella consapevolezza che in alcuni casi non sono

reperibili né video né foto né tantomeno articoli che ne attestino la regolarità.


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REGOLAMENTO RANKING ITALIANI PRO DI MMA

(Versione Beta 1.4, Aggiornamento del 30 Ottobre 2014)

MISSION

I presenti ranking nascono da "osservatori ed appassionati" delle mixed martial arts con il

solo scopo di promuovere la popolarità dei principali atleti pro italiani (o che combattono

in Italia) di MMA. I firmatari compilatori sono convinti che questi "ranking" (classifiche)

possano diventare un interessante strumento di consultazione e discussione per

appassionati, atleti, giornalisti e promoter e che possano in questo modo incentivare una

sana attività agonistica.

RANKING ATTIVI

Attualmente sono compilati esclusivamente i ranking maschili delle seguenti categorie:

TOP 5 Featherweight (Pesi Piuma, ­66kg)

TOP 10 Lightweight (Pesi Leggeri, ­70kg)

TOP 10 Welterweight (Pesi Welter, ­77kg)

TOP 10 Middleweight (Pesi Medi, ­84kg)

TOP 5 Light Heavyweight (Pesi Massimi Leggeri, ­93kg)

TOP 5 Heavyweight (Pesi Massimi, ­120kg)

Non vengono compilati ulteriori ranking come ad esempio Bantamweight (Pesi Gallo) e

Flyweight (Pesi Mosca) per oggettiva mancanza di un numero sufficiente di atleti attivi sul

territorio italiano. Per lo stesso motivo non vengono compilati al momento ranking

femminili.

CRITERI DI INCLUSIONE DEGLI ATLETI

Nei ranking sono inclusi tutti gli atleti italiani PRO che combattono in Italia e all'estero ma

anche gli atleti stranieri PRO che si allenano e combattono abitualmente sul territorio

italiano.

CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA COMPILAZIONE

I criteri di valutazione consigliati per la compilazione dei ranking sono i seguenti:

­ qualità del record pro;

­ livello degli avversari professionisti affrontati;

­ attività/inattività della carriera (frequenza dei combattimenti).

Questi tre semplici criteri di valutazione non devono essere valutati singolarmente ma

devono essere correlati e concatenati tra di loro interpretando le modalità esplicitate nei

seguenti paragrafi.

Valutazione della qualità del "record pro"

I record di imbattibilità devono essere premiati in proporzione al numero di vittorie

ottenute: una lunga sequenza di vittorie recenti consecutive costituisce un valore aggiunto

al record rispetto al record complessivo.

In particolare si valutano con maggiore attenzione gli ultimi 5 match rispetto allo storico

dei match disputati.

Record molto positivi ottenuti contro avversari di scarso valore (pochi match all'attivo,

record negativi) non costituiscono un valor aggiunto. Esempio limite: se un atleta ha 10­0

ma tutte e 10 le vittorie sono state ottenute contro debuttanti non può essere considerato

un record di particolare valore.

Al contrario le sconfitte accumulate contro avversari con maggiore esperienza e record

molto positivi non devono essere eccessivamente penalizzanti.

Valutazione del livello degli avversari affrontati

Il livello degli avversari incontrati si valuta verificando il record di ogni singolo avversario

incontrato, gli anni di esperienza ed i livello di competizione (ad esempio organizzazioni

itlaiani o straniere comunemente ritenute prestigiose).

Devono essere sempre considerati determinanti gli scontri diretti tra atleti presenti nei

ranking, in particolare se tali match si sono disputati nel corso dell'ultimo anno.

Valutazione di attività ed inattività della carriera

Da valutare con attenzione anche la frequenza dei combattimenti. Se un atleta rimane

inattivo per più di un anno sarà penalizzato nei ranking. Al contrario un atleta che

combatte e vince più incontri nel corso dell'ultimo anno merita di essere valutato con

attenzione in base a record maturato e valore degli avversari incontrati.

Soggettività del giudizio e buona fede dei compilatori

Pur nel rispetto dei parametri sopraelencati esiste un ragionevole margine di soggettività

nel giudizio di ogni singolo membro del panel. Per questo motivo ogni compilatore si

impegna ad esprimere il proprio giudizio in assoluta buona fede e consapevole del fatto

che eventuali anomalie potranno essere segnalate dagli altri membri firmatari del panel

così da crearsi un circolo virtuoso di autoregolamentazione collettiva.

COMPILAZIONE DEI RANKING

Per ranking si intende una classica dei migliori atleti in attività.

Ogni testata (blogger, sito, giornalista, pagina Facebook, ecc) compila i suoi ranking nelle

diverse categorie di peso in assoluta autonomia sebbene vi sia la facoltà di confrontarsi

con il resto dei membri del "panel" qualora sussistano dubbi ed incertezze su record,

categorie di peso ed identità degli atleti.

Le liste degli atleti da votare sono chiuse e stilate congiuntamente dal panel.

Restano aperte solo le proposte per nomi di atleti che si possono valutare di includere

successivamente.

Al momento le classifiche per categorie di peso sono così suddivise:

­ TOP 10 per le divisioni di peso più folte (­70kg, ­77kg, ­84kg);

­ TOP 5 per le divisioni di peso meno folte (­66kg, ­93kg, ­120kg).

Nelle TOP 10 ogni compilatore assegnerà 10 punti al primo classificato, 9 al secondo, 8

al terzo e così via fino ad 1 punto per il decimo classificato. Per le TOP 5 si applicherà lo

stesso criterio partendo da 10 punti al primo classificato ed arrivando a 6 punti al quinto

ed ultimo classificato.

La somma di tutti i voti dei singoli compilatori andrà a formare un punteggio complessivo

per ogni atleta incluso e sulla base di quel punteggio verrano stilati i ranking collettivi

suddivisi per categorie di peso.

Il massimo del punteggio che un atleta può attualmente ottenere è 60 punti nel caso in cui

l'atleta sia giudicato al primo posto della propria categoria di peso da tutti e 6 i media nel

panel.

Al termine delle raccolta dei ranking ed ottenute le somme algebriche di tutti i fighter

verrano stilati i ranking in ordine di punteggio ottenuto suddivisi per categorie di peso.

Siccome il calcolo matematico in questione è piuttosto affidabile ma non esente da

piccole anomalie si è deciso di perfezionarlo utilizzando i seguenti parametri a conteggio

finale avvenuto:

­ I fighter che hanno ottenuto vittorie in scontri diretti nel corso dell'ultimo anno (e non

prima) avranno diritto ad essere una posizione sopra al diretto avversario incontrato;

­ qualora un membro del panel rilevi anomalie di ranking sostanziali come l'inserimento

poco equo di un fighter in una posizione ritenuta troppo bassa o troppo alta rispetto al

reale valore sportivo attuale (e non storico e di carriera) potrà chiedere al resto del panel

la revisione del ranking indicando esplicitamente la posizione richiesta. A quel punto il

panel analizzerà la revisione proposta e voterà a maggioranza secca assoluta entro 12

ore dalla segnalazione, con un solo scrutinio esclusivamente via email.

Gli atleti che restano inattivi per 18 mesi ed un giorno vengono esclusi dal ranking e

possono rientrarvi solo nel mese successivo alla disputa di un nuovo match.

RANKING "POUND FOR POUND"

Al momento non vengono compilati ranking "pound for pound", ovvero "indipendenti dalle

categorie di peso". È molto probabile che saranno compilati in futuro.

MEDIA ADERENTI NEL PANEL

Il panel compilatore del ranking è attualmente formato da:

Andrea Bruni (MMA Cafè)

Alex Dandi (Fox Sports)

Jacopo Guiducci/Nicholas Nasso (MMAKnockout)

Manolo Macchetta (Grappling Italia/Italian MMA)

Roberto Riccardi (MMA Supershow Mag)

PROMOTER NEL PANEL

I promoter/organizzatori non possono entrare a fare parte del panel che compila gli

attuali "ranking nazionali" che rimangono di esclusiva competenza dei "media" come

avviene in ogni parte del mondo per evitare evidenti conflitti di interesse con le card

organizzate.

È tuttavia auspicabile la creazione di un "panel dei promoter" trasparente, parallelo ed

indipendente dall'attuale "ranking media". In questo senso il "panel media" si rende

disponibile per la raccolta dati e la pubblicazione dell'eventuale "ranking dei promoter" a

patto che i promoter aderenti abbiano l'obbligo di pubblicare i "ranking media" sui propri

siti ufficiali congiuntamente ai propri.

OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE E GESTIONE

Ogni singolo "media nel panel" ha l'obbligo di pubblicare almeno una volta su ogni

singola entità rappresentata (blog, sito, pagina Facebook, rivista, ecc.) il ranking

frutto del lavoro collettivo citando tutti i componenti firmatari del panel in ordine alfabetico

come nel documento redatto e condiviso con tutti via email private.

Ogni singolo firmatario del panel avrà inoltre l'obbligo di pubblicare, con le modalità che

riterrà opportune, anche il proprio ranking aggiornato in base alle scadenze concordate

privatamente.

Non vi è obbligo di pubblicare i ranking degli altri componenti del panel ma vi è la facoltà

di pubblicarli qualora lo si voglia.

I ranking vengono attualmente raccolti e revisionati a cadenza mensile.

RICHIESTE DI INGRESSO NEL PANEL

l panel è costantemente aperto a nuove adesioni di testate/blog/siti

internet/giornalisti/pagine Facebook.

L'unico requisito richiesto per l'inclusione è la dimostrazione che il richiedente abbia

almeno 6 mesi di attività costante e tracciabile. La richiesta di ingresso nel panel può

essere inoltrata ad uno qualsiasi dei componenti dell'attuale panel.