venerdì 11 agosto 2017

(Aggiornamento - Video)Resolution Fighting Championship - Resoconto dell'arbitro

Qualche mese fa vengo contattato dal match maker, Carlo Milani per andare ad arbitrare alla prima edizione del RFC. Conosco Carlo da tanti anni, avendolo arbitrato agli inizi della sua carriera da atleta di MMA ed avendolo incontrato più e più volte nel corso degli anni anche in veste di coach. Persona umile, ma convinta dei propri mezzi, Carlo mi racconta che vuole fare un piccolo evento, ma fatto bene, e da persona intelligente quale è, mi fa tante domande, per essere sicuro che non manchi nulla al livello organizzativo.

Come ogni evento in Italia, che sia "locale" o di portata nazionale/internazionale, i cambi di card sono all'ordine del giorno, alcuni più giustificati di altri, ma alla fine Domenica 18 Giugno, le oltre 250 persone presenti sono state estremamente soddisfatte della serata. Il numero può sembrare piccolo, ma la location era la palestra sede del team American Golden Fitness, e per rispettare le normative, hanno dovuto dire "no" a chi chiedesse biglietti i giorni precedenti o a chi si fosse presentato all'ingresso il giorno stesso.



Ben organizzato con personale di sicurezza agli ingressi, e dentro la sala ad evitare che il corridoio per la barella o per l'accesso degli atleti venisse occupato da amici e tifosi, ed altri piccoli particolari che noi arbitri apprezziamo.

Pubblico estremamente partecipe, mai silente, qualche fischio per l'ingresso degli atleti non di casa, ma alla fine dei match sempre e comunque applausi a prescindere dal risultato, lo sport è stato decisamente protagonista.

I dilettanti hanno combattuto con un regolamento ibrido concordato da loro, guantini da 7 once, niente paratibie, niente GnP al viso di alcun tipo, niente leve in torsione alle gambe. Quello che anni fa, agli inizi del movimento, chiamavamo "semi-pro".
Come ho spiegato all'organizzatrice, Agnese Iacobellis, a Carlo ed ai team, sarebbe buono uniformare in tutta Italia i regolamenti per i dilettanti e seguire quello che accade anche all'estero, ossia l'utilizzo del regolamento internazionale IMMAF, che si vede applicato in FIGMMA.

Livello dei match. Battaglie dure, qualche scorrettezza di troppo data dalla inesperienza e dalla foga e non dalla voglia di commettere falli. Tanta voglia di combattere e di migliorare, non c'era nessuno tra i dilettanti che fosse lì per "apparire", e l'ho avvertito soprattutto durante il briefing prima dell'evento. Mi hanno fatto moltissime domande su tanti aspetti del regolamento, mostrando di conoscere e di essere interessati a come applicare le regole.

I PRO, per colpa dei cambiamenti di cui sopra alla fine si sono disputati solo 3 match, tutti a 145libbre, nessuno dei quali è andato alla decisione. Tutti e 6 estremamente professionali, qualche domanda estremamente discreta durante il briefing, comportamento ineccepibile in gabbia. Match agonisticamente di buon livello, purtroppo essendo io l'arbitro ho pochi ricordi dei match come "tecniche" portate. Ricordo meglio ovviamente l'ultimo incontro, il cui livello di entrambi era di molto superiore a quello dei due precedenti. Scambi in piedi puliti, passaggi a terra puliti, Carbonara ha rischiato a terra di finire in un soffocamento, ben settato da Motta.



Piccola curiosità, nonostante fossero state fornite le sedie agli angoli, nessuno(nemmeno i dilettanti) le ha portate dentro tra un round e l'altro.
Vorrei ringraziare i giudici e tutto lo staff per l'ottimo lavoro.

Per ultimi, ma i più importanti, Agnese e Carlo, che mi hanno già chiesto di poter essere presente alla seconda edizione, lavoro permettendo, ci sarò con estremo piacere.

Qui di seguito i risultati e video delle card PRO(qui il link Sherdog).

Carbonara vs Motta



Vince Carbonara per submission(Rear Naked Choke) al primo round.


Volpe vs Santapaola



Vince Volpe per TKO(GnP) al secondo round.


Colonna vs Saporiti



Vince Colonna per TKO(GnP) al secondo round.

Qui sulla pagina le altre foto dell'evento(qui)


venerdì 30 giugno 2017

Rudis FC - il resoconto dell'arbitro

Oltre 1 anno fa fui contattato da Domenico Pezzullo per organizzare un corso di ufficiali di gara in modo che loro della Legionarius League potessero essere indipendenti da qualsiasi altra federazione italiana. Quel corso non partì mai, ma i rapporti con Domenico sono rimasti accessi e quando c'è stata l'occasione di poter collaborare al RudisFC c'è stato subito l'accordo.
Essendo tornato in Italia per motivi familiari non ho potuto seguire gli ultimi preparativi precedenti all'evento, quindi la Domenica sono andato lì quasi all'oscuro di cosa mi avrebbe atteso, ma soprattutto, la seconda volta in tutti questi anni, in cui entrassi/officiassi in un contesto/ambiente, a me totalmente estraneo fino a quel giorno.
Visi conosciuti, "amicizie" di facebook cui finalmente potevo dare un viso ed una fisicità, atleti e coach con cui avevo già collaborato in passato e nuove piacevoli conoscenze.

Non sapevo che nel pomeriggio ci sarebbe stato un torneo di Light contact, regolamento cui non concordo. Preferirei far fare sia a minori che ad atleti alle prime esperienze, match a contatto pieno, senza colpi alla testa in piedi, niente gomiti/ginocchia, nessun tipo di leve alle gambe, un regolamento pensato dal mio amico Nicola Mercuri, promoter del Lutador de Elite, primo evento di BJJ e NoGi submission only in Italia.
Di questi match ho pochi ricordi, non tanto per il caldo, ma proprio perché fossero tanti. Ho lasciato arbitrare Michele ed Antonello che avevano su questo regolamento maggiore esperienza rispetto al sottoscritto, e mi sono limitato a fare da giudice e da check atleti all'ingresso della gabbia.
Il livello era decisamente vario, alcuni più preparati che forse non avrebbero dovuto combattere con quel regolamento, altri decisamente agli inizi.

I match dell'under card a contatto pieno erano dilettanti con regole IMMAF, solo 2 di questi con il
caschetto(torneo a tre). Alcuni di questi sono stati di altissimo livello, e decisamente divertenti sia da arbitrare che da giudicare.
Tra questi c'erano sicuramente ragazzi che andando avanti nel dilettantismo, potranno esordire bene anche come PRO.
Disciplinati, ascoltavano i propri angoli, alcuni anche i richiami di noi arbitri.


Anche in questo evento sono stati i ragazzi del light ed i dilettanti quelli a commettere il maggior numero di falli, e come ripeto sempre, è per inesperienza nel 99% dei casi.

Primo match della card PRO:


Carletti è stato in controllo tutto il primo round, ha dominato e portato colpi duri che Iannece ha accusato. Ripresa che sul momento assegnai a pelle 8-10 per Carletti, e lo confermo ora dopo aver rivisto il video. Durante il minuto di recupero mi vedete parlare sia con Iannece che con il suo angolo, l'atleta era spento, non reattivo, i colpi presi e forse anche il caldo, lo avevano provato decisamente. Inizialmente diceva di non voler continuare, poi convinto dal coach si è alzato in piedi. Chiusa la porta mi guardava con occhio provato, sono andato a parlarci ed anche dal movimento della testa potete dedurre che non se la sentisse di andare avanti e prendere altri colpi.

Secondo match:



Incontro che vede un diretto sinistro ed un high kick sinistro di D'Anna costringere Iezzi a chiudere la distanza e portare a parete, dove stava controllando bene, ma una piccola indecisione sulla proiezione regala il controllo a D'Anna che da lì non si stacca più dal proprio avversario. A terra i colpi in GnP dalla schiena aprono la via per il mata leao e Iezzi è costretto a battere nonostante stesse iniziando a difendere per uscire.

Terzo match - main event:



Grappler contro Striker. Niente di più classico di questo match. Si capisce da subito che Romeo non volesse scambiare in piedi con Fagiolo, scende praticamente subito per un low single takedown, da lì pressione per tenere il match a terra, o riportarcelo prima possibile. Fagiolo si ritrova ad essere sotto la side, o schiena a terra, o a difendere heel hook, riesce a portare pochi colpi, ma potenti, e si alza. Giustamente non vuole rimanere a terra, e nonostante Romeo sia schiena a terra ad aspettarlo, lui vuole ripartire da in piedi. Ma è troppo stanco, e non difende praticamente un altro immediato takedown di Romeo. Secondo round in cui Fagiolo cerca di tenere il centro, fare pressione, porta leg kick e diretti a segno. Romeo decide che è il momento di tornare a terra e così fa. Mentre è ancora in mezza prima di passare in side inizia a settare un triangolo di braccia, difeso, e guadagna la side. Da lì, monta facile per Romeo, colpi in GnP, tentativi sempre meno convincenti per uscire da parte di Fagiolo, che ad un certo punto dalla stanchezza più che dai colpi inizia a non tentare più di uscire, si limita ad abbracciare o a tendere le braccia per evitare altri colpi...fine del match.

Tra i PRO l'atleta che più mi ha stupito è stato Carletti, che se dovesse seguire in tempo ogni indicazione dell'angolo migliorerebbe moltissimo.

E' stato un evento che ha visto una folta partecipazione per quello che era lo spazio disponibile. Roma non è mai una piazza facile per molti motivi. I miei complimenti all'organizzazione Domenico, Gianluigi, Marco e Romina(in ordine rigorosamente alfabetico) per aver dato il massimo. Un plauso ai giudici ed agli altri arbitri(Antonello, Gerardo, Maddalena e Michele). Uno dei giudici lo ringrazio in particolare per aver portato dei cartellini perfetti.

C'è sempre da poter migliorare qualcosa, in ogni evento, e loro sembrano un'organizzazione che voglia imparare ed andare avanti con il sorriso.

Qui di seguito i risultati dell'evento:




Qui alcune delle foto: Qui



martedì 23 maggio 2017

#UFC211 #Alvarez vs #Poirier L'angolo dell'arbitro

Lo so sono passati molti giorni e l'argomento non è più "caldo", ma credo sia necessario dare una spiegazione di quello che è accaduto, altrimenti Herb Dean sembra matto e Alvarez per molti uno scorretto.

Cominciamo con lo specificare che in Texas le regole fossero quelle "disunite" vecchie. Scrivo questo perché vorrei che fosse chiaro che le commissioni debbano ratificare e mettere in atto le nuove, in modo da poter permettere ad atleti, coach, arbitri, giudici e pubblico di sapere cosa accada e perché nella gabbia.

Fino all'arrivo delle nuove regole, ai briefing con atleti e coach ho sempre specificato, che avrei considerato "l'atleta a terra" solo se ci fosse stato il "peso del corpo" sulla mano. Non che l'avessi fatta io questa scoperta, ovviamente questa "interpretazione" mi fu indicata come la più idonea da Big John, Marc Goddard e da Rich Mitchell. Le nuove regole rinforzano questo concetto e rendono ancora più difficile per l'atleta giocare sul filo del regolamento perché per essere considerato "a terra" DEVE avere il peso del corpo su ENTRAMBE le mani, che siano palmi o pugni.
Rimasto costante è il fatto che un "ginocchio a terra" a prescindere dalle mani, renda l'atleta "a terra", quindi un'eventuale calcio o ginocchiata in testa sarebbero illecite.

Ora facciamo un passo indietro e torniamo nello specifico dell'evento in oggetto la cui regola, spiegata da Herb Dean ai due atleti prima del match, sarebbe:

l'atleta è "a terra" solo se dovesse esserci il "peso del corpo" sulla mano o un ginocchio a terra





questa che vedete è la sequenza delle prime 2 ginocchiate. Rileggete il virgolettato in neretto subito sopra, e capirete che le prime 2 NON sono assolutamente irregolari. Non solo...da professionista quale è, Herb Dean segue una prassi iniziata con Big John, e stava comunicando con Alvarez comunicandogli quando e se Poirier fosse a terra o meno. Questo, lo ripeto, ha lo scopo di evitare il più possibile colpi irregolari accidentali(non voluti), soprattutto in situazioni in cui uno degli atleti non possa avere la "visuale" della situazione.




Diverso è quello che si vede in questa seconda sequenza, quella della terza ginocchiata. Poirier ha il ginocchio destro a terra, e Dean stava cercando di comunicarlo ad Alvarez, che tra il rumore del pubblico e l'adrenalina deve non averlo sentito. Ecco quindi il perché ha considerato la ginocchiata "accidentale".
Il comportamento di Dean è stato magistrale anche per come abbia gestito sia Poirier, che il medico, ma anche la commissione. E' andato inizialmente ad assicurarsi dello status fisico/mentale senza comunicare a Dustin la sua valutazione sulla intenzionalità o meno della ginocchiata, questo gli ha risposto che non se la sentiva di andare avanti, così Dean è andato dalla commissione separatamente. Ha detto loro che le prime due fossero lecite, che dopo la terza illecita, ma non volontaria Poirier non potesse continuare e quindi essendo al secondo round non finito, il match era da considerare No Contest.

A disposizione come sempre per eventuali ed ulteriori delucidazioni.

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giovedì 4 maggio 2017

Theater of War - resoconto dell'arbitro


“Tutto il mondo è un Teatro e tutti gli uomini e le donne non sono altro che attori.”(W.S.)

In questo caso anche gli spettatori sugli spalti e nei palchetti lo erano, attori. Un teatro piccolino, raccolto in un angolo di una stradina di Cesena. La gabbia in platea, gli spogliatoi dietro le quinte sul palco. 

I personaggi principali di questo evento uscivano dalle quinte, attraversavano il palco ed entravano in gabbia, quasi a dare al pubblico una partecipazione diversa dal solito spettacolo teatrale e dal solito evento di MMA. Il pubblico, era addosso, anzi, letteralmente sopra la gabbia.

Sono sempre stato amante del teatro “sperimentale”, quello in cui l’attore interagisce con il pubblico, che sia una interazione pilotata o improvvisata.

Prima dell’inizio delle ostilità mi faceva strano essere in un teatro e non nel solito palazzetto/palestra/discoteca, non lo avevo ancora percepito, ma avevo una sensazione positiva che non capivo se collegata alla card o cosa. Non guardavo in alto, ero concentrato e stavo facendomi salire la giusta tensione, quasi come se oltre l’altezza della gabbia non ci fosse nulla.

Entrano i dilettanti, ed il tifo sugli spalti era tale da sentirli come se fossero attaccati alla gabbia. Incontro dopo incontro, boati, urli, fischi, applausi, silenzi…erano parte dello spettacolo più che mai.

Erano onde, alcuni match più rumorosi, altri meno, alcuni più numerosi, altri meno.

Una cosa è certa, erano lì per i propri amici/compagni/parenti/fidanzati…quindi subito dopo il proprio caro scendevano per abbracciarlo, ma subito dopo tornavano a godersi una card fulminea, sia quella dilettanti che quella PRO.

Card dilettanti in cui gli atleti locali e non hanno dato spettacolo ed esaltato il pubblico. Ho ricordi vaghi dei primi match, ricordo che il primo che ho arbitrato non è andato oltre il primo round perché uno degli atleti aveva accusato alcuni colpi e non si sentiva bene e nella pausa il coach lo ha giustamente tutelato e ha detto stop. Più coach dovrebbero essere così responsabili verso i propri atleti, soprattutto quando questi sono dilettanti ed al primo incontro. Complimenti sinceri.








Il secondo che ho arbitrato credo di averlo interrotto dopo una serie di colpi senza alcuna difesa con l’atleta che rotolava verso la gabbia e ho interrotto sull’inizio del gnp. 

Poi ricordo il match tanto discusso tra Podda e Cuocci, equilibrato, leggero vantaggio Cuocci, ma Podda con un destro fulmineo manda l’avversario a terra. Dilettanti, stop dell’arbitro più che corretto, anche dopo aver rivisto il video.

Match iper discusso anche quello successivo tra Tripodo e Lutero, di cui ricordo solo il finale, ossia Lutero sulla schiena e Tripodo nella guardia a cercare il gnp. Tripodo gira verso la gabbia, è ancora in piedi, prende alcuni up kick sul dorso, scende ginocchia a terra, ed i successivi colpi arrivano pieni in viso, il secondo lo mette addirittura KO. Per me non ci sono dubbi, squlifica immediata. Dalla dinamica Lutero non poteva non rendersi conto che l’avversario avesse cambiato altezza e fosse a terra. Tra i dilettanti spero non ci fosse intenzione di commettere un fallo, e se poi non lui ed il coach non avessero festeggiato, non mi sarei infuriato. Il coach in questo caso ha avuto un comportamento poco rispettoso e decisamente antisportivo. Se c’è una squalifica, che uno concordi o meno, se l’avversario è andato KO, non si festeggia facendo polemica, soprattutto perché è un incontro “dilettanti”, non erano PRO con in palio un premio in denaro per la vittoria, o un record da mantenere o un titolo in palio. Spero quindi che la commissione ed il match maker del VenatorFC provvedano per una sua sospensione dagli eventi VenatorFC per qualche mese.

Il match che ha chiuso in largo anticipo la preliminary card tra Simon Binyom e Gabriel Cronemberge è stato un bellissimo esempio di tecnica e sport. Due atleti forti atleticamente e molto tecnici con un finale improvviso e forse inaspettato.

Una pausa prima degli incontri PRO, incontri che sulla carta erano tutti ad altissimo ritmo…e così è stato.

Un solo match finito alla decisione. Contento di non essere stato il giudice, molto difficile valutare il secondo e terzo round. Sia Giovannelli che Allegretti hanno dato mostra di carattere e di tecnica. Di saper cambiare, ascoltando entrambi i consigli dei propri angoli. Avrei in caso dato la prima e terza ad Allegretti per 9-10 e la seconda a Giovannelli 10-9.

I miei 4 match sono stati fulminei.

Saccaro vs Garatti è durato poco meno di 2 minuti. Omar aveva iniziato bene, cercava di mantenere la distanza, ma Marco una volta trovato il timing giusto, annulla la differenza di allungo con una prova, non mette giù l’avversario, ma ha la conferma di sapere dove e quando trovarlo, qualche altro secondo l’overhand questa volta mette KO Omar. Da come impatta la testa sul canvas mi lancio direttamente a fermare il match evitando il violento ground and pound che Marco stava per scaricare sull’incosciente Garatti.

Iovine vs Maniaci 1 minuto. Andrea ha accusato subito il primo assalto di Luca, ma non ha ceduto, anzi, ha cercato di seguire i consigli dell’angolo, ha risposto come ha potuto, ma Iovine è stato inarrestabile. Maniaci schiena a parete non aveva dove retrocedere e è andato giù 2 volte in piedi sorretto dalla parete, e ormai in balia dei colpi ho interrotto.





Grimshaw vs Ruotolo era il co-main. Ciro aggressivo con una serie di diretti, ma l’inglese gli prende il tempo e lo prende con un high kick precisissimo. Ma non è finita, e Ciro cerca di portare il match dove è abituato, takedown e Grimshaw è schiena a terra. Ashleigh aveva fatto i compiti a casa, e da dove ero io, aveva il viso tranquillo, e composto inizia a lavorare con la rubber guard, e poi piano piano setta il triangolo…Ruotolo costretto al tap che non mi aspettavo.


Gallon vs Botti. Alessandro sembra sciolto, ma abbassa spesso la guardia e rimane sui piedi quando tira. Il francese parte con il freno a mano tirato, ma colpisce l’italiano che non retrocede, anzi, trova il tempo e risponde mettendolo momentaneamente in difficoltà. Finiscono a terra e subito Davy attacca un heel hook, Botti inizialmente difende, ma il francese si sistema e stringe sulla caviglia e tap.










Lo staff “Venator” mostra di essere sempre più rodato sotto la regia ed il severo controllo di Alex. Un abbraccio a lui, Alice, Michele, Lorenzo, Kamil, Ramon, Roberto ed Ermes.

Infine, ma non per importanza, vorrei ringraziare e fare i miei complimenti per l’organizzazione a Catia Merenda e Luigi Picone. In pochissimo tempo e nonostante sciocchi tentativi e non riusciti di boicottaggio hanno organizzato una piccola gemma. La suggestività della location, la presenza di un pubblico estremamente partecipe hanno amplificato ancora di più lo spettacolo offerto dagli atleti. Menzione speciale per il piccolo Tommaso, mascotte speciale dei briefing per dilettanti e controllore dell’organizzazione prima che iniziasse l’evento.


Ci vediamo a Rimini il 27maggio!


lunedì 13 marzo 2017

#ShamrockFC #DoubleKO L'angolo dell'arbitro

Quello che è successo allo scorso Shamrock FC 285 è qualcosa di poco frequente, ma è disciplinato dal regolamento unificato della ABC(leggi qui).

Double Knockout Situations

The referee shall stop a contest or exhibition of unarmed combat at any stage if the referee determines that both unarmed combatants are in such a condition that to continue might subject the unarmed combatants to serious injury. If a contest or exhibition is stopped pursuant to this subsection, the decision shall be deemed to be a technical draw.

Ma perché l'arbitro determina la vittoria di uno dei due? Cosa è successo? L'arbitro dopo il doppio KO rimane a vedere chi dei due si riprendesse...quello che si è alzato è stato il vincitore, mentre l'altro ha barcollato e quindi lo ha considerato incapace KO.
Quindi è stato estremamente zelante nel cercare di capire se di fatto uno dei due fosse in grado di continuare, quando erano di fatto entrambi KO.

Vi confermo che casi come questo, di KO immediato di entrambi gli atleti, il match debba essere fermato e determinato con un Pari Tecnico.


venerdì 17 febbraio 2017

#UFC208 #Holm vs #deRandamie la parola a #BigJohn

Il padrino/padre delle #UnifiedRules ha detto, parzialmente, la sua sul fatto in questione, ma soprattutto ci ha regalato 3 perle per migliorare sempre la nostra conoscenza della materia. Se volete l'editoriale sulla spiegazione di cosa sia accaduto leggete qui.

Perle di Big John:

1 - i 10 secondi prima della fine del round, aiutano l'arbitro ad avvicinarsi all'azione, ma sono pensati per gli angoli in modo che si preparino ad entrare con il tutto necessario, secchio e sgabello.

2 - non è la campanella a dover fermare il match perché non può darsi per certo che l'atleta possa essere in grado di sentirla. Big John ha ipotizzato la giusta e frequente situazione in cui sia tale l'adrenalina che l'udito venga attenuato per mantenere il focus, io aggiungo anche la possibile presenza in gabbia di atleti non-udenti. Aggiungeteci il caos nell'arena e quindi si è pensato di dare la certezza della stop della ripresa con lo stop dell'arbitro anche con il proprio fisico, ad essere certi che qualsiasi cosa colpisca o accada dopo sia da considerare "fallo".

3 - gli errori si commettono anche per una serie di situazioni fortuite che non sono sempre replicabili in allenamento e quindi...Todd Anderson si è trovato in ritardo nonostante la sua preparazione di alto livello. Cosa avrebbe fatto Big John se avesse commesso quell'errore?
Avrebbe fatto qualcosa che il 99% dei presenti nel palazzetto(atleti e coach inclusi) non avrebbero compreso, avrebbe chiamato il "time" ancora prima di decretare la fine del round senza far entrare nessuno...perché fare ciò?
Torniamo indietro di 2secondi...anche 1, Holly viene colpita da un colpo che ha ricevuto illecitamente per il regolamento dello stato di NY fondamentalmente per colpa mia(dell'arbitro).
Devo pareggiare la situazione per permettere ad Holly un match "fair(pari)". Le concedo del tempo per riprendersi, faccio salire il medico, poi mando via il medico, le chiedo come si sente e quando credo si sia ripresa, chiudo il "time" e dichiaro la fine del round, facendo partire quindi il minuto di recupero tra una ripresa e l'altra.




L'arte di saper calciare...#Fedor vs #CroCop non è solo una questione di timing

#Fedor vs #CroCop non è solo una questione di timing, ma è proprio di tecnica. Il potente, ma lento e “largo” high kick del croato ha subito un counter da una calcio tirato senza apparente caricamento partito con il ginocchio salito  stretto e chiuso con la rotazione della caviglia del piede avanzato e con lo swing delle braccia a dare ancora più velocità e potenza. 


giovedì 16 febbraio 2017

#UFC208 #Holm vs #deRandamie il punto di vista dell'arbitro e della commissione

Deduzione del punto sì, deduzione del punto no...
In rete si legge di tutto, pezzi di regolamenti citati, arbitri citati...per esempio trovate questo dal sito della ABC:

"24. Attacking an opponent after the bell has sounded the end of the period of unarmed combat. The end of a round is signified by the sound of the bell and the call of time by the referee. Once the referee has made the call of time, any offensive actions initiated by the fighter shall be considered after the bell and illegal"


Questa ultima parte è fondamentale per capire se i colpi della neo campionessa fossero leciti o meno. Non è il suono della campanella, ma è l'arbitro a determinare la fine di un round. La campanella serve solo a notificare all'arbitro che siano passati i 5min regolamentari. In questo caso quindi, la Holm non avrebbe modo per fare ricorso per i colpi dopo la campanella, che poi solo alla fine del terzo round la combo è successiva, alla fine del secondo è proprio sullo stop dell'arbitro e quindi leciti. Giusto da parte dell'arbitro il warning, meno quello accaduto dopo.
In base a questo regolamento, chi è da biasimare, non è la de Randamie, ma l'arbitro stesso alla fine del terzo round.
Quando sentite i legnetti dei 10secondi, invece di avvicinarsi all'azione, anche memore di quello che era accaduto nel round precedente, è rimasto lontano dall'azione...e quindi in estremo ritardo sullo stop nonostante le atlete gli siano piombate letteralmente addosso, significa che non stesse contando in mente il countdown. Non era pronto.
Questo ritardo però non è tale da aver determinato un danno alla Holm, quindi non ci sarebbero per questo regolamento le condizioni per un appello o per scandalizzarsi per il non aver tolto il punto...

...MA...

la Holm ha comunque fatto ricorso(qui), ed il suo legale fa riferimento per la deduzione di un punto sia per il colpo arrivato alla fine del secondo round che del terzo, e ora vi spiego il perché.

La commissione di NY adotta un regolamento leggermente diverso, lo trovate qui di seguito:


(27) Attacking an opponent after the bell has sounded the end of the period of competition
In base a questo regolamento, se l'arbitro lo avesse applicato alla lettera, ora la campionessa sarebbe di fatto la Holm.
Non c'è dubbio alcuno che il colpo arrivato tra la campanella e lo stop(seppur praticamente immediato), abbia creato un danno alla Holm. Se tale colpo è da considerare non lecito, che fosse volontario o meno, deve essere punito con la deduzione di un punto.
Quindi i cartellini alla fine del secondo round sarebbero stati
9-10
9-10(-1)
Terzo round, già analizzato, colpo non volontario alla fine del secondo round, se fallo ripetuto, tale azione deve essere considerata volontaria e quindi con deduzione di 1 o "più" punti se non addirittura la squalifica.
L'arbitro avrebbe dovuto quindi togliere sicuramente 1 punto come minimo ed il cartellino sarebbe dovuto essere
9-10(-1)
I round successivi sono da assegnare agevolmente alla Holm quindi abbiamo
10-9
10-9.
47-46

Io personalmente alla fine del secondo round, avrei cercato di valutare il danno fatto prima di dedurre il punto, in caso consultatomi con altri arbitri e la commissione, e poi avrei deciso. Quindi si sarebbe anche potuto verificare per la fine del secondo round un "hard warning" come viene definito.

Mentre ci può stare che noi, i giornalisti o qualche arbitro, non sappia della differenza tra i regolamenti, l'arbitro stesso è meno giustificabile, così come la commissione che non lo ha aiutato. Errori se ne commettono, è normale, ma c'è sempre modo di correggerli, sia in corsa che dopo. Il fatto che la commissione non abbia detto nulla all'arbitro non è corretto anche nei suoi confronti.
Il mio pensiero è che l'arbitro abbia commesso l'errore in buona fede, considerando il regolamento della ABC, e non quello di NY.

Credit: Jeff Bottari/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 634827054
Collection: UFC
BROOKLYN, NEW YORK - FEBRUARY 11: (L-R) Germaine de Randamie of The Netherlands punches Holly Holm after the bell in their women's featherweight championship bout during the UFC 208 event inside Barclays Center on February 11, 2017 in Brooklyn, New York. (Photo by Jeff Bottari/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)



venerdì 27 gennaio 2017

#VCE #VeniceCombatEvent fight card completa e curiosità dalle interviste dei PRO

 Venice Combat Event


Un giovane blogger ha aperto su una rivista uno spazio sulle MMA(Quel che passa lo sport) e ha condotto una serie di "doppie interviste" agli atleti PRO.
Quello che più mi ha stupito è che la maggior parte di loro abbia fatto lo stesso nome rispondendo alla domanda "atleta preferito" o "atleta più forte di tutti i tempi". L'età degli atleti è mediamente bassa(fortunatamente), e quindi che GSP fosse concordemente quello più apprezzato mi ha fatto molto piacere. Significa che sia quelli della vecchia guardia come Magro, che i giovani, si ritrovino in ciò che il campione canadese abbia sempre rappresentato. Tecnica e tattica sopra a tutto. Niente trash talking, ma comunque un personaggio a suo modo, nel suo essere educato e sorridente. Il che non inficia lo spettacolo, anzi...per gli amanti veri della disciplina è tutto. Non serve altro.
Questo è un buon segno per il futuro delle MMA italiane, avere questo tipo di rappresentanti vuol dire moltissimo. Ora che si organizzino per crescere, che parlino con i propri coach per fare cartello contro alcuni promoter il cui interesse è solo quello di promuovere i propri atleti, che gli atleti ancora prima delle borse, pensino ai servizi che una promotion possa offrire loro, come un match making che sia equilibrato, che citando Alex Dandi, non si possa dedurre il risultato solo analizzando i dati, come il servizio cutman, la presenza di un medico a bordo gabbia che sia preparato per la traumatologia, e non uno che si metta paura al primo schizzo di sangue, staff di arbitri/giudici preparati e al di sopra di ogni sospetto, scorekeeper che non abbia conflitti di interessi, staff della promotion che controlli gli spogliatoi e che fornisca i guantini. Questo sarebbe il minimo, preferibile sarebbe anche avere i controlli medici, e l'anti doping.
DOVETE PRETENDERE la QUALITA'.

 La card pro inizia alle 20.30 ed è la seguente:

Daniele "scat" Scatizzi vs Bartłomiej Kurczewski 170 lbs
Alessandro Bad Botti vs Stefano Paternò 170 lbs
Cristian ''JACKHAMMER'' Magro vs Pietro Penini 185 lbs
Giorgio Pietrini vs Angelo Rubino 170 lbs
Danyel Pilò vs Ashley Rosi 145 lbs
Matteo Obermaier vs Mattia Molon labe Galbiati 150 lbs
Gianmarco Gherla vs Massimo "the Zen" Capussela 155 lbs
Gregorio Davide "Grenade" La Torre vs Luca Barbe Barbessi 145 lbs

Card dilettanti

Alessandro Bonivento vs Dumitru Girlean 170lbs
Daniil Lichi vs Bocca Francesco 170lbs
Matteo Caiumi vs Valerio Rossi 145lbs
Vasile Popa vs Lorenzo Levoni 135lbs
Andrea Lucchesi vs Antonio Copeta 205lbs
Christian Riccio vs Amedeo Pirro' 155lbs
Jacopo Torresani vs Jiustin Olingher 145lbs



Credit: Josh Hedges/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 450327215
Collection: UFC
LAS VEGAS, NV - NOVEMBER 16: (R-L) Georges St-Pierre punches Johny Hendricks in their UFC welterweight championship bout during the UFC 167 event inside the MGM Grand Garden Arena on November 16, 2013 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Josh Hedges/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)



Credit: Jeff Bottari/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 450190633
Collection: UFC
LAS VEGAS, NEVADA - NOVEMBER 16: Georges St-Pierre (R) kicks Johny Hendricks in their UFC welterweight championship bout during the UFC 167 event at the MGM Grand Garden Arena on November 16, 2013 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Jeff Bottari/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)




Credit: Josh Hedges/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 450146463
Collection: UFC
LAS VEGAS, NV - NOVEMBER 16: (L-R) Georges St-Pierre punches Johny Hendricks in their UFC welterweight championship bout during the UFC 167 event inside the MGM Grand Garden Arena on November 16, 2013 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Josh Hedges/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)


Credit: Josh Hedges/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 450146459
Collection: UFC
LAS VEGAS, NV - NOVEMBER 16: (L-R) Georges St-Pierre kicks Johny Hendricks in their UFC welterweight championship bout during the UFC 167 event inside the MGM Grand Garden Arena on November 16, 2013 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Josh Hedges/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)


Credit: Jonathan Ferrey/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 163850728
Collection: UFC
MONTREAL, QC - MARCH 16: Georges St-Pierre throws a knee to the body of Nick Diaz in their welterweight championship bout during the UFC 158 event at Bell Centre on March 16, 2013 in Montreal, Quebec, Canada. (Photo by Jonathan Ferrey/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)

mercoledì 18 gennaio 2017

#UFCPhoenix #Lauzon vs #Held il punto di vista del giudice.


#UFCPhoenix #Lauzon vs #Held il punto di vista del giudice.
Un match che finisce per decisione, e l'atleta vincente preso dallo sconforto per non aver reso al meglio dichiara di essere convinto di aver perso il match e di fatto convince tutto il mondo, ma non ha fatto i conti con i nuovi criteri di giudizio.
1° round, Lauzon porta colpi che chiaramente mettono in difficoltà Held, comprese delle gomitate, e tenta anche una submission. 10-9 Lauzon
2° round, Held controlla tutto il tempo nel grappling e porta a segno anche una ginocchiata dal clinch. 9-10 Held
3° round, Held non fa altro che portare il match a terra, senza mai finire un passaggio di guardia, guadagnare posizioni dominanti, portare colpi in gnp o cercare una submission, ed invece viene preso per ben 2 volte in piedi, da quelle che sono le due azioni più rilevanti della ripresa. 10-9 Lauzon
Avete letto bene, la decisione a favore di Lauzon, al contrario di quello che possa pensare lui, non è stata scorretta. Lui è quello che ha cercato di chiudere il match 2 round su 3, è quello che ha portato a segno le azioni più rilevanti nel terzo round, che sono parte dei nuovi criteri di giudizio, mentre prima erano solo "sottintesi". Quindi il portare l'avversario a terra, senza nemmeno portare un colpo, e rimanere lì nella guardia a non fare nulla, non è da considerare come un effective grappling mirato a chiudere il match.
Il takedown non determina il "punto", non determina un effective grappling.
Per citare Big John: "se stando in piedi faccio perno sul piede anteriore, e tiro un gancio e manco, sto "outpositioning" il mio avversaio in piedi, perché devo essere premiato per ciò? Stessa cosa vale per il takedown".





UFC Fight Night: Lauzon v Held
Pics By: Jeff Bottari/Zuffa LLC
People: Joe Lauzon, Marcin Held

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lunedì 16 gennaio 2017



#WMMA #InvictaFC21 Il punto di vista dell’arbitro di oggi.
Se avete perso questo evento, che era gratuito su #UFCFightPass, avete commesso un errore enorme, e recuperatelo immediatamente. Il livello delle MMA femminili si sta alzando sempre più, e lo vediamo anche nel footwork e nel set up di alcuni calci(Ferea o la Anderson) o submission.


Ma l’aspetto peculiare di questo evento sono state le due decisioni prese dall'arbitro in un solo match, Haga vs Montenegro.

Sul fine del primo round abbiamo la Montenegro in difficoltà in un arm triangle choke, uscirne, e dalla schiena attaccare un arm bar da manuale dopo aver finto di cercare una omoplata, braccio completamente in leva, tap della Haga sullo scadere ed arbitro che dice “stop”, ma fa un piccolo gesto con le mani. Dopo di che guarda la Montenegro le dice che il match non è finito, ma solo il round, e lo ribadisce alla commissione.

Come avrebbe dovuto agire invece?

L’arbitro si è dimenticato una regola importante, la campanella non chiude il round, gli ricorda che siano passati 5 minuti, perché è lui e solo lui a dare lo “stop”. Ricordatovi ciò, anche se il tap fosse stato dopo la campanella, avrebbe dovuto fermare per il tap, dare lo stop e fare il cenno con le braccia con vittoria alla Montenegro. Ma purtroppo non è andata così.



Di conseguenza il match è proseguito per altri 2 round...già questo avrebbe dato diritto alla Montenegro di fare ricorso se non fosse per il finale del terzo round.

Fine della terza ripresa, la Montenegro cede la schiena, la Haga chiude un mata leao senza i ganci, scramble a terra, e la Montenegro sviene e si vede chiaramente il suo corpo cedere, l’arbitro non ferma il match, fine del round e la Montenegro è lì svenuta. La Haga certa di aver vinto inizia ad esultare, invece no. Secondo l’arbitro la Montenegro era svenuta dopo la campanella, dimenticandosi della regola di cui sopra, e quindi il match si conclude ai cartellini dei giudici che daranno la vittoria alla Montenegro.

Cancelliamo l’episodio del primo round, e consideriamo solo questo. La Haga avrebbe vinto per technical submission, perché determinata dall’arbitro.

Considerando invece il primo episodio, se l’arbitro avesse dato la vittoria alla Haga per technical submission, o se avesse vinto ai cartellini, la Montenegro avrebbe potuto tranquillamente fare ricorso per la decisione dell’arbitro del primo round.







Scritto ciò giornate così capitano a tutti. Lui ha avuto la sfortuna di non avere arbitri o una commissione che lo aiutasse tra una ripresa e l’altra.


Photo Credit: Scott Hirano, Invicta FC
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