venerdì 27 gennaio 2017

#VCE #VeniceCombatEvent fight card completa e curiosità dalle interviste dei PRO

 Venice Combat Event


Un giovane blogger ha aperto su una rivista uno spazio sulle MMA(Quel che passa lo sport) e ha condotto una serie di "doppie interviste" agli atleti PRO.
Quello che più mi ha stupito è che la maggior parte di loro abbia fatto lo stesso nome rispondendo alla domanda "atleta preferito" o "atleta più forte di tutti i tempi". L'età degli atleti è mediamente bassa(fortunatamente), e quindi che GSP fosse concordemente quello più apprezzato mi ha fatto molto piacere. Significa che sia quelli della vecchia guardia come Magro, che i giovani, si ritrovino in ciò che il campione canadese abbia sempre rappresentato. Tecnica e tattica sopra a tutto. Niente trash talking, ma comunque un personaggio a suo modo, nel suo essere educato e sorridente. Il che non inficia lo spettacolo, anzi...per gli amanti veri della disciplina è tutto. Non serve altro.
Questo è un buon segno per il futuro delle MMA italiane, avere questo tipo di rappresentanti vuol dire moltissimo. Ora che si organizzino per crescere, che parlino con i propri coach per fare cartello contro alcuni promoter il cui interesse è solo quello di promuovere i propri atleti, che gli atleti ancora prima delle borse, pensino ai servizi che una promotion possa offrire loro, come un match making che sia equilibrato, che citando Alex Dandi, non si possa dedurre il risultato solo analizzando i dati, come il servizio cutman, la presenza di un medico a bordo gabbia che sia preparato per la traumatologia, e non uno che si metta paura al primo schizzo di sangue, staff di arbitri/giudici preparati e al di sopra di ogni sospetto, scorekeeper che non abbia conflitti di interessi, staff della promotion che controlli gli spogliatoi e che fornisca i guantini. Questo sarebbe il minimo, preferibile sarebbe anche avere i controlli medici, e l'anti doping.
DOVETE PRETENDERE la QUALITA'.

 La card pro inizia alle 20.30 ed è la seguente:

Daniele "scat" Scatizzi vs Bartłomiej Kurczewski 170 lbs
Alessandro Bad Botti vs Stefano Paternò 170 lbs
Cristian ''JACKHAMMER'' Magro vs Pietro Penini 185 lbs
Giorgio Pietrini vs Angelo Rubino 170 lbs
Danyel Pilò vs Ashley Rosi 145 lbs
Matteo Obermaier vs Mattia Molon labe Galbiati 150 lbs
Gianmarco Gherla vs Massimo "the Zen" Capussela 155 lbs
Gregorio Davide "Grenade" La Torre vs Luca Barbe Barbessi 145 lbs

Card dilettanti

Alessandro Bonivento vs Dumitru Girlean 170lbs
Daniil Lichi vs Bocca Francesco 170lbs
Matteo Caiumi vs Valerio Rossi 145lbs
Vasile Popa vs Lorenzo Levoni 135lbs
Andrea Lucchesi vs Antonio Copeta 205lbs
Christian Riccio vs Amedeo Pirro' 155lbs
Jacopo Torresani vs Jiustin Olingher 145lbs



Credit: Josh Hedges/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 450327215
Collection: UFC
LAS VEGAS, NV - NOVEMBER 16: (R-L) Georges St-Pierre punches Johny Hendricks in their UFC welterweight championship bout during the UFC 167 event inside the MGM Grand Garden Arena on November 16, 2013 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Josh Hedges/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)



Credit: Jeff Bottari/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 450190633
Collection: UFC
LAS VEGAS, NEVADA - NOVEMBER 16: Georges St-Pierre (R) kicks Johny Hendricks in their UFC welterweight championship bout during the UFC 167 event at the MGM Grand Garden Arena on November 16, 2013 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Jeff Bottari/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)




Credit: Josh Hedges/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 450146463
Collection: UFC
LAS VEGAS, NV - NOVEMBER 16: (L-R) Georges St-Pierre punches Johny Hendricks in their UFC welterweight championship bout during the UFC 167 event inside the MGM Grand Garden Arena on November 16, 2013 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Josh Hedges/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)


Credit: Josh Hedges/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 450146459
Collection: UFC
LAS VEGAS, NV - NOVEMBER 16: (L-R) Georges St-Pierre kicks Johny Hendricks in their UFC welterweight championship bout during the UFC 167 event inside the MGM Grand Garden Arena on November 16, 2013 in Las Vegas, Nevada. (Photo by Josh Hedges/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)


Credit: Jonathan Ferrey/Zuffa LLC / Contributor
Editorial #: 163850728
Collection: UFC
MONTREAL, QC - MARCH 16: Georges St-Pierre throws a knee to the body of Nick Diaz in their welterweight championship bout during the UFC 158 event at Bell Centre on March 16, 2013 in Montreal, Quebec, Canada. (Photo by Jonathan Ferrey/Zuffa LLC/Zuffa LLC via Getty Images)

mercoledì 18 gennaio 2017

#UFCPhoenix #Lauzon vs #Held il punto di vista del giudice.


#UFCPhoenix #Lauzon vs #Held il punto di vista del giudice.
Un match che finisce per decisione, e l'atleta vincente preso dallo sconforto per non aver reso al meglio dichiara di essere convinto di aver perso il match e di fatto convince tutto il mondo, ma non ha fatto i conti con i nuovi criteri di giudizio.
1° round, Lauzon porta colpi che chiaramente mettono in difficoltà Held, comprese delle gomitate, e tenta anche una submission. 10-9 Lauzon
2° round, Held controlla tutto il tempo nel grappling e porta a segno anche una ginocchiata dal clinch. 9-10 Held
3° round, Held non fa altro che portare il match a terra, senza mai finire un passaggio di guardia, guadagnare posizioni dominanti, portare colpi in gnp o cercare una submission, ed invece viene preso per ben 2 volte in piedi, da quelle che sono le due azioni più rilevanti della ripresa. 10-9 Lauzon
Avete letto bene, la decisione a favore di Lauzon, al contrario di quello che possa pensare lui, non è stata scorretta. Lui è quello che ha cercato di chiudere il match 2 round su 3, è quello che ha portato a segno le azioni più rilevanti nel terzo round, che sono parte dei nuovi criteri di giudizio, mentre prima erano solo "sottintesi". Quindi il portare l'avversario a terra, senza nemmeno portare un colpo, e rimanere lì nella guardia a non fare nulla, non è da considerare come un effective grappling mirato a chiudere il match.
Il takedown non determina il "punto", non determina un effective grappling.
Per citare Big John: "se stando in piedi faccio perno sul piede anteriore, e tiro un gancio e manco, sto "outpositioning" il mio avversaio in piedi, perché devo essere premiato per ciò? Stessa cosa vale per il takedown".





UFC Fight Night: Lauzon v Held
Pics By: Jeff Bottari/Zuffa LLC
People: Joe Lauzon, Marcin Held

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lunedì 16 gennaio 2017



#WMMA #InvictaFC21 Il punto di vista dell’arbitro di oggi.
Se avete perso questo evento, che era gratuito su #UFCFightPass, avete commesso un errore enorme, e recuperatelo immediatamente. Il livello delle MMA femminili si sta alzando sempre più, e lo vediamo anche nel footwork e nel set up di alcuni calci(Ferea o la Anderson) o submission.


Ma l’aspetto peculiare di questo evento sono state le due decisioni prese dall'arbitro in un solo match, Haga vs Montenegro.

Sul fine del primo round abbiamo la Montenegro in difficoltà in un arm triangle choke, uscirne, e dalla schiena attaccare un arm bar da manuale dopo aver finto di cercare una omoplata, braccio completamente in leva, tap della Haga sullo scadere ed arbitro che dice “stop”, ma fa un piccolo gesto con le mani. Dopo di che guarda la Montenegro le dice che il match non è finito, ma solo il round, e lo ribadisce alla commissione.

Come avrebbe dovuto agire invece?

L’arbitro si è dimenticato una regola importante, la campanella non chiude il round, gli ricorda che siano passati 5 minuti, perché è lui e solo lui a dare lo “stop”. Ricordatovi ciò, anche se il tap fosse stato dopo la campanella, avrebbe dovuto fermare per il tap, dare lo stop e fare il cenno con le braccia con vittoria alla Montenegro. Ma purtroppo non è andata così.



Di conseguenza il match è proseguito per altri 2 round...già questo avrebbe dato diritto alla Montenegro di fare ricorso se non fosse per il finale del terzo round.

Fine della terza ripresa, la Montenegro cede la schiena, la Haga chiude un mata leao senza i ganci, scramble a terra, e la Montenegro sviene e si vede chiaramente il suo corpo cedere, l’arbitro non ferma il match, fine del round e la Montenegro è lì svenuta. La Haga certa di aver vinto inizia ad esultare, invece no. Secondo l’arbitro la Montenegro era svenuta dopo la campanella, dimenticandosi della regola di cui sopra, e quindi il match si conclude ai cartellini dei giudici che daranno la vittoria alla Montenegro.

Cancelliamo l’episodio del primo round, e consideriamo solo questo. La Haga avrebbe vinto per technical submission, perché determinata dall’arbitro.

Considerando invece il primo episodio, se l’arbitro avesse dato la vittoria alla Haga per technical submission, o se avesse vinto ai cartellini, la Montenegro avrebbe potuto tranquillamente fare ricorso per la decisione dell’arbitro del primo round.







Scritto ciò giornate così capitano a tutti. Lui ha avuto la sfortuna di non avere arbitri o una commissione che lo aiutasse tra una ripresa e l’altra.


Photo Credit: Scott Hirano, Invicta FC
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