Qualche mese fa vengo contattato dal match maker, Carlo Milani per andare ad arbitrare alla prima edizione del RFC. Conosco Carlo da tanti anni, avendolo arbitrato agli inizi della sua carriera da atleta di MMA ed avendolo incontrato più e più volte nel corso degli anni anche in veste di coach. Persona umile, ma convinta dei propri mezzi, Carlo mi racconta che vuole fare un piccolo evento, ma fatto bene, e da persona intelligente quale è, mi fa tante domande, per essere sicuro che non manchi nulla al livello organizzativo.
Come ogni evento in Italia, che sia "locale" o di portata nazionale/internazionale, i cambi di card sono all'ordine del giorno, alcuni più giustificati di altri, ma alla fine Domenica 18 Giugno, le oltre 250 persone presenti sono state estremamente soddisfatte della serata. Il numero può sembrare piccolo, ma la location era la palestra sede del team American Golden Fitness, e per rispettare le normative, hanno dovuto dire "no" a chi chiedesse biglietti i giorni precedenti o a chi si fosse presentato all'ingresso il giorno stesso.
Ben organizzato con personale di sicurezza agli ingressi, e dentro la sala ad evitare che il corridoio per la barella o per l'accesso degli atleti venisse occupato da amici e tifosi, ed altri piccoli particolari che noi arbitri apprezziamo.
Pubblico estremamente partecipe, mai silente, qualche fischio per l'ingresso degli atleti non di casa, ma alla fine dei match sempre e comunque applausi a prescindere dal risultato, lo sport è stato decisamente protagonista.
I dilettanti hanno combattuto con un regolamento ibrido concordato da loro, guantini da 7 once, niente paratibie, niente GnP al viso di alcun tipo, niente leve in torsione alle gambe. Quello che anni fa, agli inizi del movimento, chiamavamo "semi-pro".
Come ho spiegato all'organizzatrice, Agnese Iacobellis, a Carlo ed ai team, sarebbe buono uniformare in tutta Italia i regolamenti per i dilettanti e seguire quello che accade anche all'estero, ossia l'utilizzo del regolamento internazionale IMMAF, che si vede applicato in FIGMMA.
Livello dei match. Battaglie dure, qualche scorrettezza di troppo data dalla inesperienza e dalla foga e non dalla voglia di commettere falli. Tanta voglia di combattere e di migliorare, non c'era nessuno tra i dilettanti che fosse lì per "apparire", e l'ho avvertito soprattutto durante il briefing prima dell'evento. Mi hanno fatto moltissime domande su tanti aspetti del regolamento, mostrando di conoscere e di essere interessati a come applicare le regole.
I PRO, per colpa dei cambiamenti di cui sopra alla fine si sono disputati solo 3 match, tutti a 145libbre, nessuno dei quali è andato alla decisione. Tutti e 6 estremamente professionali, qualche domanda estremamente discreta durante il briefing, comportamento ineccepibile in gabbia. Match agonisticamente di buon livello, purtroppo essendo io l'arbitro ho pochi ricordi dei match come "tecniche" portate. Ricordo meglio ovviamente l'ultimo incontro, il cui livello di entrambi era di molto superiore a quello dei due precedenti. Scambi in piedi puliti, passaggi a terra puliti, Carbonara ha rischiato a terra di finire in un soffocamento, ben settato da Motta.
Piccola curiosità, nonostante fossero state fornite le sedie agli angoli, nessuno(nemmeno i dilettanti) le ha portate dentro tra un round e l'altro.
Vorrei ringraziare i giudici e tutto lo staff per l'ottimo lavoro.
Per ultimi, ma i più importanti, Agnese e Carlo, che mi hanno già chiesto di poter essere presente alla seconda edizione, lavoro permettendo, ci sarò con estremo piacere.
Qui di seguito i risultati e video delle card PRO(qui il link Sherdog).
Carbonara vs Motta
Vince Carbonara per submission(Rear Naked Choke) al primo round.
Volpe vs Santapaola
Vince Volpe per TKO(GnP) al secondo round.
Colonna vs Saporiti
Vince Colonna per TKO(GnP) al secondo round.
Qui sulla pagina le altre foto dell'evento(qui)
venerdì 11 agosto 2017
venerdì 30 giugno 2017
Rudis FC - il resoconto dell'arbitro
Oltre 1 anno fa fui contattato da Domenico Pezzullo per organizzare un corso di ufficiali di gara in modo che loro della Legionarius League potessero essere indipendenti da qualsiasi altra federazione italiana. Quel corso non partì mai, ma i rapporti con Domenico sono rimasti accessi e quando c'è stata l'occasione di poter collaborare al RudisFC c'è stato subito l'accordo.
Essendo tornato in Italia per motivi familiari non ho potuto seguire gli ultimi preparativi precedenti all'evento, quindi la Domenica sono andato lì quasi all'oscuro di cosa mi avrebbe atteso, ma soprattutto, la seconda volta in tutti questi anni, in cui entrassi/officiassi in un contesto/ambiente, a me totalmente estraneo fino a quel giorno.
Visi conosciuti, "amicizie" di facebook cui finalmente potevo dare un viso ed una fisicità, atleti e coach con cui avevo già collaborato in passato e nuove piacevoli conoscenze.
Non sapevo che nel pomeriggio ci sarebbe stato un torneo di Light contact, regolamento cui non concordo. Preferirei far fare sia a minori che ad atleti alle prime esperienze, match a contatto pieno, senza colpi alla testa in piedi, niente gomiti/ginocchia, nessun tipo di leve alle gambe, un regolamento pensato dal mio amico Nicola Mercuri, promoter del Lutador de Elite, primo evento di BJJ e NoGi submission only in Italia.
Di questi match ho pochi ricordi, non tanto per il caldo, ma proprio perché fossero tanti. Ho lasciato arbitrare Michele ed Antonello che avevano su questo regolamento maggiore esperienza rispetto al sottoscritto, e mi sono limitato a fare da giudice e da check atleti all'ingresso della gabbia.
Il livello era decisamente vario, alcuni più preparati che forse non avrebbero dovuto combattere con quel regolamento, altri decisamente agli inizi.
I match dell'under card a contatto pieno erano dilettanti con regole IMMAF, solo 2 di questi con il
caschetto(torneo a tre). Alcuni di questi sono stati di altissimo livello, e decisamente divertenti sia da arbitrare che da giudicare.
Tra questi c'erano sicuramente ragazzi che andando avanti nel dilettantismo, potranno esordire bene anche come PRO.
Disciplinati, ascoltavano i propri angoli, alcuni anche i richiami di noi arbitri.
Anche in questo evento sono stati i ragazzi del light ed i dilettanti quelli a commettere il maggior numero di falli, e come ripeto sempre, è per inesperienza nel 99% dei casi.
Primo match della card PRO:
Carletti è stato in controllo tutto il primo round, ha dominato e portato colpi duri che Iannece ha accusato. Ripresa che sul momento assegnai a pelle 8-10 per Carletti, e lo confermo ora dopo aver rivisto il video. Durante il minuto di recupero mi vedete parlare sia con Iannece che con il suo angolo, l'atleta era spento, non reattivo, i colpi presi e forse anche il caldo, lo avevano provato decisamente. Inizialmente diceva di non voler continuare, poi convinto dal coach si è alzato in piedi. Chiusa la porta mi guardava con occhio provato, sono andato a parlarci ed anche dal movimento della testa potete dedurre che non se la sentisse di andare avanti e prendere altri colpi.
Secondo match:
Incontro che vede un diretto sinistro ed un high kick sinistro di D'Anna costringere Iezzi a chiudere la distanza e portare a parete, dove stava controllando bene, ma una piccola indecisione sulla proiezione regala il controllo a D'Anna che da lì non si stacca più dal proprio avversario. A terra i colpi in GnP dalla schiena aprono la via per il mata leao e Iezzi è costretto a battere nonostante stesse iniziando a difendere per uscire.
Terzo match - main event:
Grappler contro Striker. Niente di più classico di questo match. Si capisce da subito che Romeo non volesse scambiare in piedi con Fagiolo, scende praticamente subito per un low single takedown, da lì pressione per tenere il match a terra, o riportarcelo prima possibile. Fagiolo si ritrova ad essere sotto la side, o schiena a terra, o a difendere heel hook, riesce a portare pochi colpi, ma potenti, e si alza. Giustamente non vuole rimanere a terra, e nonostante Romeo sia schiena a terra ad aspettarlo, lui vuole ripartire da in piedi. Ma è troppo stanco, e non difende praticamente un altro immediato takedown di Romeo. Secondo round in cui Fagiolo cerca di tenere il centro, fare pressione, porta leg kick e diretti a segno. Romeo decide che è il momento di tornare a terra e così fa. Mentre è ancora in mezza prima di passare in side inizia a settare un triangolo di braccia, difeso, e guadagna la side. Da lì, monta facile per Romeo, colpi in GnP, tentativi sempre meno convincenti per uscire da parte di Fagiolo, che ad un certo punto dalla stanchezza più che dai colpi inizia a non tentare più di uscire, si limita ad abbracciare o a tendere le braccia per evitare altri colpi...fine del match.
Tra i PRO l'atleta che più mi ha stupito è stato Carletti, che se dovesse seguire in tempo ogni indicazione dell'angolo migliorerebbe moltissimo.
E' stato un evento che ha visto una folta partecipazione per quello che era lo spazio disponibile. Roma non è mai una piazza facile per molti motivi. I miei complimenti all'organizzazione Domenico, Gianluigi, Marco e Romina(in ordine rigorosamente alfabetico) per aver dato il massimo. Un plauso ai giudici ed agli altri arbitri(Antonello, Gerardo, Maddalena e Michele). Uno dei giudici lo ringrazio in particolare per aver portato dei cartellini perfetti.
C'è sempre da poter migliorare qualcosa, in ogni evento, e loro sembrano un'organizzazione che voglia imparare ed andare avanti con il sorriso.
Qui di seguito i risultati dell'evento:
Essendo tornato in Italia per motivi familiari non ho potuto seguire gli ultimi preparativi precedenti all'evento, quindi la Domenica sono andato lì quasi all'oscuro di cosa mi avrebbe atteso, ma soprattutto, la seconda volta in tutti questi anni, in cui entrassi/officiassi in un contesto/ambiente, a me totalmente estraneo fino a quel giorno.
Visi conosciuti, "amicizie" di facebook cui finalmente potevo dare un viso ed una fisicità, atleti e coach con cui avevo già collaborato in passato e nuove piacevoli conoscenze.
Non sapevo che nel pomeriggio ci sarebbe stato un torneo di Light contact, regolamento cui non concordo. Preferirei far fare sia a minori che ad atleti alle prime esperienze, match a contatto pieno, senza colpi alla testa in piedi, niente gomiti/ginocchia, nessun tipo di leve alle gambe, un regolamento pensato dal mio amico Nicola Mercuri, promoter del Lutador de Elite, primo evento di BJJ e NoGi submission only in Italia.
Di questi match ho pochi ricordi, non tanto per il caldo, ma proprio perché fossero tanti. Ho lasciato arbitrare Michele ed Antonello che avevano su questo regolamento maggiore esperienza rispetto al sottoscritto, e mi sono limitato a fare da giudice e da check atleti all'ingresso della gabbia.
Il livello era decisamente vario, alcuni più preparati che forse non avrebbero dovuto combattere con quel regolamento, altri decisamente agli inizi.
I match dell'under card a contatto pieno erano dilettanti con regole IMMAF, solo 2 di questi con il
caschetto(torneo a tre). Alcuni di questi sono stati di altissimo livello, e decisamente divertenti sia da arbitrare che da giudicare.
Tra questi c'erano sicuramente ragazzi che andando avanti nel dilettantismo, potranno esordire bene anche come PRO.
Disciplinati, ascoltavano i propri angoli, alcuni anche i richiami di noi arbitri.
Anche in questo evento sono stati i ragazzi del light ed i dilettanti quelli a commettere il maggior numero di falli, e come ripeto sempre, è per inesperienza nel 99% dei casi.
Primo match della card PRO:
Carletti è stato in controllo tutto il primo round, ha dominato e portato colpi duri che Iannece ha accusato. Ripresa che sul momento assegnai a pelle 8-10 per Carletti, e lo confermo ora dopo aver rivisto il video. Durante il minuto di recupero mi vedete parlare sia con Iannece che con il suo angolo, l'atleta era spento, non reattivo, i colpi presi e forse anche il caldo, lo avevano provato decisamente. Inizialmente diceva di non voler continuare, poi convinto dal coach si è alzato in piedi. Chiusa la porta mi guardava con occhio provato, sono andato a parlarci ed anche dal movimento della testa potete dedurre che non se la sentisse di andare avanti e prendere altri colpi.
Secondo match:
Incontro che vede un diretto sinistro ed un high kick sinistro di D'Anna costringere Iezzi a chiudere la distanza e portare a parete, dove stava controllando bene, ma una piccola indecisione sulla proiezione regala il controllo a D'Anna che da lì non si stacca più dal proprio avversario. A terra i colpi in GnP dalla schiena aprono la via per il mata leao e Iezzi è costretto a battere nonostante stesse iniziando a difendere per uscire.
Terzo match - main event:
Grappler contro Striker. Niente di più classico di questo match. Si capisce da subito che Romeo non volesse scambiare in piedi con Fagiolo, scende praticamente subito per un low single takedown, da lì pressione per tenere il match a terra, o riportarcelo prima possibile. Fagiolo si ritrova ad essere sotto la side, o schiena a terra, o a difendere heel hook, riesce a portare pochi colpi, ma potenti, e si alza. Giustamente non vuole rimanere a terra, e nonostante Romeo sia schiena a terra ad aspettarlo, lui vuole ripartire da in piedi. Ma è troppo stanco, e non difende praticamente un altro immediato takedown di Romeo. Secondo round in cui Fagiolo cerca di tenere il centro, fare pressione, porta leg kick e diretti a segno. Romeo decide che è il momento di tornare a terra e così fa. Mentre è ancora in mezza prima di passare in side inizia a settare un triangolo di braccia, difeso, e guadagna la side. Da lì, monta facile per Romeo, colpi in GnP, tentativi sempre meno convincenti per uscire da parte di Fagiolo, che ad un certo punto dalla stanchezza più che dai colpi inizia a non tentare più di uscire, si limita ad abbracciare o a tendere le braccia per evitare altri colpi...fine del match.
Tra i PRO l'atleta che più mi ha stupito è stato Carletti, che se dovesse seguire in tempo ogni indicazione dell'angolo migliorerebbe moltissimo.
E' stato un evento che ha visto una folta partecipazione per quello che era lo spazio disponibile. Roma non è mai una piazza facile per molti motivi. I miei complimenti all'organizzazione Domenico, Gianluigi, Marco e Romina(in ordine rigorosamente alfabetico) per aver dato il massimo. Un plauso ai giudici ed agli altri arbitri(Antonello, Gerardo, Maddalena e Michele). Uno dei giudici lo ringrazio in particolare per aver portato dei cartellini perfetti.
C'è sempre da poter migliorare qualcosa, in ogni evento, e loro sembrano un'organizzazione che voglia imparare ed andare avanti con il sorriso.
Qui di seguito i risultati dell'evento:
Qui alcune delle foto: Qui
martedì 23 maggio 2017
#UFC211 #Alvarez vs #Poirier L'angolo dell'arbitro
Lo so sono passati molti giorni e l'argomento non è più "caldo", ma credo sia necessario dare una spiegazione di quello che è accaduto, altrimenti Herb Dean sembra matto e Alvarez per molti uno scorretto.
Cominciamo con lo specificare che in Texas le regole fossero quelle "disunite" vecchie. Scrivo questo perché vorrei che fosse chiaro che le commissioni debbano ratificare e mettere in atto le nuove, in modo da poter permettere ad atleti, coach, arbitri, giudici e pubblico di sapere cosa accada e perché nella gabbia.
Fino all'arrivo delle nuove regole, ai briefing con atleti e coach ho sempre specificato, che avrei considerato "l'atleta a terra" solo se ci fosse stato il "peso del corpo" sulla mano. Non che l'avessi fatta io questa scoperta, ovviamente questa "interpretazione" mi fu indicata come la più idonea da Big John, Marc Goddard e da Rich Mitchell. Le nuove regole rinforzano questo concetto e rendono ancora più difficile per l'atleta giocare sul filo del regolamento perché per essere considerato "a terra" DEVE avere il peso del corpo su ENTRAMBE le mani, che siano palmi o pugni.
Rimasto costante è il fatto che un "ginocchio a terra" a prescindere dalle mani, renda l'atleta "a terra", quindi un'eventuale calcio o ginocchiata in testa sarebbero illecite.
Ora facciamo un passo indietro e torniamo nello specifico dell'evento in oggetto la cui regola, spiegata da Herb Dean ai due atleti prima del match, sarebbe:
questa che vedete è la sequenza delle prime 2 ginocchiate. Rileggete il virgolettato in neretto subito sopra, e capirete che le prime 2 NON sono assolutamente irregolari. Non solo...da professionista quale è, Herb Dean segue una prassi iniziata con Big John, e stava comunicando con Alvarez comunicandogli quando e se Poirier fosse a terra o meno. Questo, lo ripeto, ha lo scopo di evitare il più possibile colpi irregolari accidentali(non voluti), soprattutto in situazioni in cui uno degli atleti non possa avere la "visuale" della situazione.
Diverso è quello che si vede in questa seconda sequenza, quella della terza ginocchiata. Poirier ha il ginocchio destro a terra, e Dean stava cercando di comunicarlo ad Alvarez, che tra il rumore del pubblico e l'adrenalina deve non averlo sentito. Ecco quindi il perché ha considerato la ginocchiata "accidentale".
Il comportamento di Dean è stato magistrale anche per come abbia gestito sia Poirier, che il medico, ma anche la commissione. E' andato inizialmente ad assicurarsi dello status fisico/mentale senza comunicare a Dustin la sua valutazione sulla intenzionalità o meno della ginocchiata, questo gli ha risposto che non se la sentiva di andare avanti, così Dean è andato dalla commissione separatamente. Ha detto loro che le prime due fossero lecite, che dopo la terza illecita, ma non volontaria Poirier non potesse continuare e quindi essendo al secondo round non finito, il match era da considerare No Contest.
A disposizione come sempre per eventuali ed ulteriori delucidazioni.
Copyright Disclaimer Under Section 107 of the Copyright Act 1976, allowance is made for "fair use" for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching, scholarship, and research. Fair use is a use permitted by copyright statute that might otherwise be infringing. Non-profit, educational or personal use tips the balance in favor of fair use.
Cominciamo con lo specificare che in Texas le regole fossero quelle "disunite" vecchie. Scrivo questo perché vorrei che fosse chiaro che le commissioni debbano ratificare e mettere in atto le nuove, in modo da poter permettere ad atleti, coach, arbitri, giudici e pubblico di sapere cosa accada e perché nella gabbia.
Fino all'arrivo delle nuove regole, ai briefing con atleti e coach ho sempre specificato, che avrei considerato "l'atleta a terra" solo se ci fosse stato il "peso del corpo" sulla mano. Non che l'avessi fatta io questa scoperta, ovviamente questa "interpretazione" mi fu indicata come la più idonea da Big John, Marc Goddard e da Rich Mitchell. Le nuove regole rinforzano questo concetto e rendono ancora più difficile per l'atleta giocare sul filo del regolamento perché per essere considerato "a terra" DEVE avere il peso del corpo su ENTRAMBE le mani, che siano palmi o pugni.
Rimasto costante è il fatto che un "ginocchio a terra" a prescindere dalle mani, renda l'atleta "a terra", quindi un'eventuale calcio o ginocchiata in testa sarebbero illecite.
Ora facciamo un passo indietro e torniamo nello specifico dell'evento in oggetto la cui regola, spiegata da Herb Dean ai due atleti prima del match, sarebbe:
l'atleta è "a terra" solo se dovesse esserci il "peso del corpo" sulla mano o un ginocchio a terra
questa che vedete è la sequenza delle prime 2 ginocchiate. Rileggete il virgolettato in neretto subito sopra, e capirete che le prime 2 NON sono assolutamente irregolari. Non solo...da professionista quale è, Herb Dean segue una prassi iniziata con Big John, e stava comunicando con Alvarez comunicandogli quando e se Poirier fosse a terra o meno. Questo, lo ripeto, ha lo scopo di evitare il più possibile colpi irregolari accidentali(non voluti), soprattutto in situazioni in cui uno degli atleti non possa avere la "visuale" della situazione.
Diverso è quello che si vede in questa seconda sequenza, quella della terza ginocchiata. Poirier ha il ginocchio destro a terra, e Dean stava cercando di comunicarlo ad Alvarez, che tra il rumore del pubblico e l'adrenalina deve non averlo sentito. Ecco quindi il perché ha considerato la ginocchiata "accidentale".
Il comportamento di Dean è stato magistrale anche per come abbia gestito sia Poirier, che il medico, ma anche la commissione. E' andato inizialmente ad assicurarsi dello status fisico/mentale senza comunicare a Dustin la sua valutazione sulla intenzionalità o meno della ginocchiata, questo gli ha risposto che non se la sentiva di andare avanti, così Dean è andato dalla commissione separatamente. Ha detto loro che le prime due fossero lecite, che dopo la terza illecita, ma non volontaria Poirier non potesse continuare e quindi essendo al secondo round non finito, il match era da considerare No Contest.
A disposizione come sempre per eventuali ed ulteriori delucidazioni.
Copyright Disclaimer Under Section 107 of the Copyright Act 1976, allowance is made for "fair use" for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching, scholarship, and research. Fair use is a use permitted by copyright statute that might otherwise be infringing. Non-profit, educational or personal use tips the balance in favor of fair use.
giovedì 4 maggio 2017
Theater of War - resoconto dell'arbitro
“Tutto il mondo è un Teatro e tutti gli uomini e le donne non sono altro che attori.”(W.S.)
In questo caso anche gli
spettatori sugli spalti e nei palchetti lo erano, attori. Un teatro piccolino,
raccolto in un angolo di una stradina di Cesena. La gabbia in platea, gli
spogliatoi dietro le quinte sul palco.
I personaggi principali
di questo evento uscivano dalle quinte, attraversavano il palco ed entravano in
gabbia, quasi a dare al pubblico una partecipazione diversa dal solito
spettacolo teatrale e dal solito evento di MMA. Il pubblico, era addosso, anzi,
letteralmente sopra la gabbia.
Sono sempre stato amante
del teatro “sperimentale”, quello in cui l’attore interagisce con il pubblico,
che sia una interazione pilotata o improvvisata.
Prima dell’inizio delle
ostilità mi faceva strano essere in un teatro e non nel solito palazzetto/palestra/discoteca,
non lo avevo ancora percepito, ma avevo una sensazione positiva che non capivo se
collegata alla card o cosa. Non guardavo in alto, ero concentrato e stavo facendomi
salire la giusta tensione, quasi come se oltre l’altezza della gabbia non ci
fosse nulla.
Entrano i dilettanti, ed
il tifo sugli spalti era tale da sentirli come se fossero attaccati alla
gabbia. Incontro dopo incontro, boati, urli, fischi, applausi, silenzi…erano
parte dello spettacolo più che mai.
Erano onde, alcuni match
più rumorosi, altri meno, alcuni più numerosi, altri meno.
Una cosa è certa, erano
lì per i propri amici/compagni/parenti/fidanzati…quindi subito dopo il proprio
caro scendevano per abbracciarlo, ma subito dopo tornavano a godersi una card
fulminea, sia quella dilettanti che quella PRO.
Card dilettanti in cui
gli atleti locali e non hanno dato spettacolo ed esaltato il pubblico. Ho
ricordi vaghi dei primi match, ricordo che il primo che ho arbitrato non è
andato oltre il primo round perché uno degli atleti aveva accusato alcuni colpi
e non si sentiva bene e nella pausa il coach lo ha giustamente tutelato e ha
detto stop. Più coach dovrebbero essere così responsabili verso i propri
atleti, soprattutto quando questi sono dilettanti ed al primo incontro.
Complimenti sinceri.
Il secondo che ho
arbitrato credo di averlo interrotto dopo una serie di colpi senza alcuna
difesa con l’atleta che rotolava verso la gabbia e ho interrotto sull’inizio
del gnp.
Poi ricordo il match
tanto discusso tra Podda e Cuocci, equilibrato, leggero vantaggio Cuocci, ma
Podda con un destro fulmineo manda l’avversario a terra. Dilettanti, stop dell’arbitro
più che corretto, anche dopo aver rivisto il video.
Match iper discusso anche
quello successivo tra Tripodo e Lutero, di cui ricordo solo il finale, ossia
Lutero sulla schiena e Tripodo nella guardia a cercare il gnp. Tripodo gira
verso la gabbia, è ancora in piedi, prende alcuni up kick sul dorso, scende ginocchia
a terra, ed i successivi colpi arrivano pieni in viso, il secondo lo mette
addirittura KO. Per me non ci sono dubbi, squlifica immediata. Dalla dinamica
Lutero non poteva non rendersi conto che l’avversario avesse cambiato altezza e
fosse a terra. Tra i dilettanti spero non ci fosse intenzione di commettere un
fallo, e se poi non lui ed il coach non avessero festeggiato, non mi sarei
infuriato. Il coach in questo caso ha avuto un comportamento poco rispettoso e
decisamente antisportivo. Se c’è una squalifica, che uno concordi o meno, se l’avversario
è andato KO, non si festeggia facendo polemica, soprattutto perché è un
incontro “dilettanti”, non erano PRO con in palio un premio in denaro per la
vittoria, o un record da mantenere o un titolo in palio. Spero quindi che la
commissione ed il match maker del VenatorFC provvedano per una sua sospensione
dagli eventi VenatorFC per qualche mese.
Il match che ha chiuso in
largo anticipo la preliminary card tra Simon Binyom e Gabriel Cronemberge è stato un bellissimo esempio di tecnica e
sport. Due atleti forti atleticamente e molto tecnici con un finale improvviso
e forse inaspettato.
Una pausa prima degli
incontri PRO, incontri che sulla carta erano tutti ad altissimo ritmo…e così è
stato.
Un solo match finito alla
decisione. Contento di non essere stato il giudice, molto difficile valutare il
secondo e terzo round. Sia Giovannelli che Allegretti hanno dato mostra di
carattere e di tecnica. Di saper cambiare, ascoltando entrambi i consigli dei
propri angoli. Avrei in caso dato la prima e terza ad Allegretti per 9-10 e la
seconda a Giovannelli 10-9.
I miei 4 match sono stati
fulminei.
Saccaro vs Garatti è
durato poco meno di 2 minuti. Omar aveva iniziato bene, cercava di mantenere la
distanza, ma Marco una volta trovato il timing giusto, annulla la differenza di
allungo con una prova, non mette giù l’avversario, ma ha la conferma di sapere
dove e quando trovarlo, qualche altro secondo l’overhand questa volta mette KO
Omar. Da come impatta la testa sul canvas mi lancio direttamente a fermare il
match evitando il violento ground and pound che Marco stava per scaricare sull’incosciente
Garatti.
Iovine vs Maniaci 1
minuto. Andrea ha accusato subito il primo assalto di Luca, ma non ha ceduto,
anzi, ha cercato di seguire i consigli dell’angolo, ha risposto come ha potuto,
ma Iovine è stato inarrestabile. Maniaci schiena a parete non aveva dove
retrocedere e è andato giù 2 volte in piedi sorretto dalla parete, e ormai in
balia dei colpi ho interrotto.
Grimshaw vs Ruotolo era
il co-main. Ciro aggressivo con una serie di diretti, ma l’inglese gli prende
il tempo e lo prende con un high kick precisissimo. Ma non è finita, e Ciro
cerca di portare il match dove è abituato, takedown e Grimshaw è schiena a
terra. Ashleigh aveva fatto i compiti a casa, e da dove ero io, aveva il viso
tranquillo, e composto inizia a lavorare con la rubber guard, e poi piano piano
setta il triangolo…Ruotolo costretto al tap che non mi aspettavo.
Gallon vs Botti.
Alessandro sembra sciolto, ma abbassa spesso la guardia e rimane sui piedi
quando tira. Il francese parte con il freno a mano tirato, ma colpisce l’italiano
che non retrocede, anzi, trova il tempo e risponde mettendolo momentaneamente
in difficoltà. Finiscono a terra e subito Davy attacca un heel hook, Botti
inizialmente difende, ma il francese si sistema e stringe sulla caviglia e tap.
Lo staff “Venator” mostra
di essere sempre più rodato sotto la regia ed il severo controllo di Alex. Un
abbraccio a lui, Alice, Michele, Lorenzo, Kamil, Ramon, Roberto ed Ermes.
Infine, ma non per
importanza, vorrei ringraziare e fare i miei complimenti per l’organizzazione a
Catia Merenda e Luigi Picone. In pochissimo tempo e nonostante sciocchi
tentativi e non riusciti di boicottaggio hanno organizzato una piccola
gemma. La suggestività della location, la presenza di un pubblico estremamente
partecipe hanno amplificato ancora di più lo spettacolo offerto dagli atleti. Menzione
speciale per il piccolo Tommaso, mascotte speciale dei briefing per dilettanti
e controllore dell’organizzazione prima che iniziasse l’evento.
Ci vediamo a Rimini il 27maggio!
lunedì 13 marzo 2017
#ShamrockFC #DoubleKO L'angolo dell'arbitro
Quello che è successo allo scorso Shamrock FC 285 è qualcosa di poco frequente, ma è disciplinato dal regolamento unificato della ABC(leggi qui).
Ma perché l'arbitro determina la vittoria di uno dei due? Cosa è successo? L'arbitro dopo il doppio KO rimane a vedere chi dei due si riprendesse...quello che si è alzato è stato il vincitore, mentre l'altro ha barcollato e quindi lo ha considerato incapace KO.
Quindi è stato estremamente zelante nel cercare di capire se di fatto uno dei due fosse in grado di continuare, quando erano di fatto entrambi KO.
Vi confermo che casi come questo, di KO immediato di entrambi gli atleti, il match debba essere fermato e determinato con un Pari Tecnico.
Double Knockout SituationsThe referee shall stop a contest or exhibition of unarmed combat at any stage if the referee determines that both unarmed combatants are in such a condition that to continue might subject the unarmed combatants to serious injury. If a contest or exhibition is stopped pursuant to this subsection, the decision shall be deemed to be a technical draw.
Ma perché l'arbitro determina la vittoria di uno dei due? Cosa è successo? L'arbitro dopo il doppio KO rimane a vedere chi dei due si riprendesse...quello che si è alzato è stato il vincitore, mentre l'altro ha barcollato e quindi lo ha considerato incapace KO.
Quindi è stato estremamente zelante nel cercare di capire se di fatto uno dei due fosse in grado di continuare, quando erano di fatto entrambi KO.
Vi confermo che casi come questo, di KO immediato di entrambi gli atleti, il match debba essere fermato e determinato con un Pari Tecnico.
venerdì 17 febbraio 2017
#UFC208 #Holm vs #deRandamie la parola a #BigJohn
Il padrino/padre delle #UnifiedRules ha detto, parzialmente, la sua sul fatto in questione, ma soprattutto ci ha regalato 3 perle per migliorare sempre la nostra conoscenza della materia. Se volete l'editoriale sulla spiegazione di cosa sia accaduto leggete qui.
Perle di Big John:
1 - i 10 secondi prima della fine del round, aiutano l'arbitro ad avvicinarsi all'azione, ma sono pensati per gli angoli in modo che si preparino ad entrare con il tutto necessario, secchio e sgabello.
2 - non è la campanella a dover fermare il match perché non può darsi per certo che l'atleta possa essere in grado di sentirla. Big John ha ipotizzato la giusta e frequente situazione in cui sia tale l'adrenalina che l'udito venga attenuato per mantenere il focus, io aggiungo anche la possibile presenza in gabbia di atleti non-udenti. Aggiungeteci il caos nell'arena e quindi si è pensato di dare la certezza della stop della ripresa con lo stop dell'arbitro anche con il proprio fisico, ad essere certi che qualsiasi cosa colpisca o accada dopo sia da considerare "fallo".
3 - gli errori si commettono anche per una serie di situazioni fortuite che non sono sempre replicabili in allenamento e quindi...Todd Anderson si è trovato in ritardo nonostante la sua preparazione di alto livello. Cosa avrebbe fatto Big John se avesse commesso quell'errore?
Avrebbe fatto qualcosa che il 99% dei presenti nel palazzetto(atleti e coach inclusi) non avrebbero compreso, avrebbe chiamato il "time" ancora prima di decretare la fine del round senza far entrare nessuno...perché fare ciò?
Torniamo indietro di 2secondi...anche 1, Holly viene colpita da un colpo che ha ricevuto illecitamente per il regolamento dello stato di NY fondamentalmente per colpa mia(dell'arbitro).
Devo pareggiare la situazione per permettere ad Holly un match "fair(pari)". Le concedo del tempo per riprendersi, faccio salire il medico, poi mando via il medico, le chiedo come si sente e quando credo si sia ripresa, chiudo il "time" e dichiaro la fine del round, facendo partire quindi il minuto di recupero tra una ripresa e l'altra.
Perle di Big John:
1 - i 10 secondi prima della fine del round, aiutano l'arbitro ad avvicinarsi all'azione, ma sono pensati per gli angoli in modo che si preparino ad entrare con il tutto necessario, secchio e sgabello.
2 - non è la campanella a dover fermare il match perché non può darsi per certo che l'atleta possa essere in grado di sentirla. Big John ha ipotizzato la giusta e frequente situazione in cui sia tale l'adrenalina che l'udito venga attenuato per mantenere il focus, io aggiungo anche la possibile presenza in gabbia di atleti non-udenti. Aggiungeteci il caos nell'arena e quindi si è pensato di dare la certezza della stop della ripresa con lo stop dell'arbitro anche con il proprio fisico, ad essere certi che qualsiasi cosa colpisca o accada dopo sia da considerare "fallo".
3 - gli errori si commettono anche per una serie di situazioni fortuite che non sono sempre replicabili in allenamento e quindi...Todd Anderson si è trovato in ritardo nonostante la sua preparazione di alto livello. Cosa avrebbe fatto Big John se avesse commesso quell'errore?
Avrebbe fatto qualcosa che il 99% dei presenti nel palazzetto(atleti e coach inclusi) non avrebbero compreso, avrebbe chiamato il "time" ancora prima di decretare la fine del round senza far entrare nessuno...perché fare ciò?
Torniamo indietro di 2secondi...anche 1, Holly viene colpita da un colpo che ha ricevuto illecitamente per il regolamento dello stato di NY fondamentalmente per colpa mia(dell'arbitro).
Devo pareggiare la situazione per permettere ad Holly un match "fair(pari)". Le concedo del tempo per riprendersi, faccio salire il medico, poi mando via il medico, le chiedo come si sente e quando credo si sia ripresa, chiudo il "time" e dichiaro la fine del round, facendo partire quindi il minuto di recupero tra una ripresa e l'altra.
L'arte di saper calciare...#Fedor vs #CroCop non è solo una questione di timing
#Fedor vs #CroCop non è solo una questione di timing, ma è proprio di tecnica. Il potente, ma lento e “largo” high kick del croato ha subito un counter da una calcio tirato senza apparente caricamento partito con il ginocchio salito stretto e chiuso con la rotazione della caviglia del piede avanzato e con lo swing delle braccia a dare ancora più velocità e potenza.
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