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Ferretti Davide: atleta, coach e organizzatore
- Il tuo 2013 come atleta?
I miei quarantacinque anni contribuiscono in maniera determinante a non avere nessuna velleità agonistica….in futuro vedremo…scherzo….in parte: l’allenamento è una questione di cultura e disciplina. Personalmente non ho mai avuto bisogno di un obiettivo agonistico per allenarmi duramente e costantemente nel corso degli anni. Reputo che si possa definire atleta colui che pratica con passione e dedizione qualsiasi tipo di disciplina sportiva a prescindere dal livello: atleta professionista, atleta dilettante, atleta amatore. In considerazione di ciò, rispondo alla tua domanda dicendo che ho trascorso un ottimo Anno 2013 nel quale, grazie a Dio, ho potuto proseguire ad allenarmi costantemente e quotidianamente come faccio da più di trent’anni.
- Il tuo 2013 come coach?
Ricco di attività e intenso tanto nell’impegno che nelle emozioni vissute. Ho allenato e guidato la Nazionale Italiana di MMA Fight1 nel corso del Campionato Europeo WMMAA svoltosi a Kiev, dove abbiamo conquistato una medaglia di Argento e un Bronzo e nel Campionato del Mondo che ha avuto luogo in Russia nella città di San Pietroburgo, dove ci siamo classificati tra le prime otto nazionali. Un circuito durissimo, quello della WMMAA, legato all’evento Russo M1 Global Russo, proprio per questo esaltante, una gran bella sfida. Il periodo di preparazione al mondiale insieme a tutta la nostra trasferta in terra Russa è stata ripresa dalle telecamere di Mediaset h 24 per la realizzazione di un reality che andrà in onda nel mese di Marzo 2014, una grande occasione di visibilità per la disciplina e per i nostri atleti, un idea questa che è stata partorita insieme al Presidente di Fight1 Dott. Carlo Di Blasi, il quale ci tengo a ringraziare, sottolineando che senza il suo supporto professionale nulla di ciò sarebbe stato possibile realizzare. A questo, si aggiunge la preparazione dei miei atleti per i combattimenti che hanno sostenuto nel corso dei diversi eventi PRO, prossimo appuntamento THAIBOXEMANIA, evento organizzato a Torino dal mio amico e collega Carlo Barbuto, il 25 Gennaio p.v., dove ho quattro atleti impegnati. Ma grande soddisfazione quest’anno in particolare, rispetto ai tanti anni nei quali insegnanti e atleti, nonché la disciplina MMA, si è stati accostati all’immagine di violenza e non di sport, e’ stata quella di vedere divertire e sudare tanti entusiasti bambini e giovani ragazzi nei corsi di MMA e questo far ben sperare per il futuro della disciplina, nel suo corretto sviluppo e crescita su tutto il territorio nazionale.
- Il tuo 2013 come organizzatore?
Questo è stato un anno speciale anche per l’organizzazione dei tanti eventi che si sono succeduti sul territorio nazionale riguardanti le MMA e parlo non solo del nutrito calendario eventi proposto da Fight1, ma di tutte le attività svolte da associazioni e federazioni esistenti in Italia che si occupano principalmente di MMA. Ciò è dovuto, in moltissimi casi, allo sforzo e alla passione dei tanti promoter che, talvolta anche senza sponsor, investono di proprio pugno contribuendo in modo determinante alla crescita dell’intero movimento. L’attività di programmazione e organizzazione mi ha visto particolarmente coinvolto ed attivo, non solo per ciò che concerne eventi da me organizzati e diretti, come “Battle in the Cage 2” nel corso della fiera del Wellness di Rimini o Elite, come “KnocKOut in the Cage” a Roma che nel prossimo mese di Aprile avrà la sua nuova edizione, ma anche nel coordinamento delle selezioni Nazionali di MMA del circuito Fight1 svoltesi nelle maggiori città italiane, alle quali si aggiunge l’attività di supporto dato ai diversi promoter nel strutturare al meglio le diverse Fight Card dei loro eventi di MMA.
- Rivestendo tutti questi ruoli, sei mai stato additato di fare favoritismi come quello di organizzare match facili ai tuoi atleti?
No, non sono mai stato additato di ciò, perlomeno non ne sono a conoscenza. Penso che basti osservare lo score degli avversari che i miei atleti hanno incontrato nel corso dei tanti eventi ai quali hanno partecipato per capirne il motivo. L’atleta va accompagnato e guidato nel corso della sua carriera agonistica in maniera progressiva e graduale ma non attraverso favoritismi che alla lunga non porterebbero a nulla.
- Pensi che il mondo delle MMA in Italia si sia più evoluto o involuto durante questo 2013?
Penso che si sia fatto un significativo passo in avanti e che si stia vivendo un periodo di grande fermento. I tanti appassionati iniziano a divenire praticanti, i corsi di MMA aperti all’interno delle palestre diventano sempre più numerosi come il numero dei praticanti che vi partecipano, cresce il numero degli eventi specifici di MMA e la qualità degli stessi, non solo quelli che propongono combattimenti sul ring ma anche quelli nella gabbia, inizia ad esserci un nutrito pubblico specifico di MMA che si integra con il pubblico legato più alle discipline classiche da ring, Muay Thai, Kick Boxing ecc, quest’ultimo sempre più appassionato e vicino alle Arti Marziali Miste. Le aziende di settore esistenti sul territorio nazionale producono linee di abbigliamento tecnico e attrezzature da allenamento specifiche per le MMA e sono, più di ieri, di supporto con sponsorizzazioni e propri mezzi tecnici e di comunicazione alle diverse promozioni di eventi su territorio. Crescono i portali on line e siti internet specifici che forniscono un’informazione sempre più professionale, attenta e vicina al panorama ed alle realtà nazionali quanto internazionali, i nostri atleti iniziano ad essere invitati nei circuiti esteri acquisendo sempre più esperienza. Le diverse associazioni e federazioni esistenti in Italia intensificano la promozione dell’attività dilettantistica promuovendo campionati e tornei di MMA, attività che ricopre un ruolo fondamentale di avvicinamento alla disciplina; ieri si combatteva nelle MMA provenendo da altre discipline nelle quali gli atleti avevano maturato la loro esperienza e le Arti Marziali Miste erano viste solo come un regolamento di gara nel quale misurarsi, oggi, grazie a tutte questa attività, gli atleti si formano sin dal principio come praticanti di MMA e acquisiscono un’esperienza specifica graduale e organizzata, oggi le Mixed Martial Arts sono uno sport, una disciplina da combattimento, hanno raggiunto una identità propria ben definita seppur influenzata dalla maggior parte delle discipline da combattimento e arti lottatorie. Gli atleti italiani si sono guadagnati il rispetto delle altre nazioni, partecipanto ad importanti eventi all’estero quanto facendosi valere nei campionati Europei e Mondiali, trampolino di lancio per il mondo professionistico ed i circuiti dei grandi eventi. Potrei elencare ancora tanti aspetti nei quali le MMA si sono evolute, ma desidero che il movimento delle MMA italiane rifletta su tutto ciò che ho sopra elencato e si senta partecipe di ciò che tutti noi appassionati, con il tempo e nonostante le tante difficoltà, abbiamo sino ad oggi costruito. Il merito è di tutti, Promoter, tecnici, atleti, praticanti e semplici appassionati, ognuno nel proprio piccolo ne ha contribuito allo sviluppo quotidianamente. Tutto con il tempo sarà perfettibile e migliorabile ma oggi, quando mi volto indietro e ritorno a quando tutto in Italia ebbe inizio e ci si contava sul palmo della mano, mi accorgo di quanto le MMA siano cresciute nel nostro paese.
- Da coach cosa vorresti che venisse migliorato per il 2014?
Come Coach desidererei che fosse migliorato e più diffuso in ogni insegnante il senso di grande responsabilità che tale categoria riveste.
- Da organizzatore cosa vorresti che venisse migliorato per il 2014?
Come organizzatore mi auguro che le grandi aziende, gli importanti sponsor, inizino ad investire nei nostri eventi, contribuendo in maniera determinante alla crescita ed allo sviluppo delle MMA nel nostro paese. Senza il loro supporto e contributo sarà difficile uguagliare i risultati ottenuti in altre Nazioni, laddove le MMA occupano come sport il posto e l’attenzione che meritano.
- Programmi per il 2014?
Tanti gli impegni e progetti nei quali ho il privilegio di essere coinvolto. Continuerò a seguire più attività; oltre all’insegnamento quotidiano nelle mie due palestre di Roma e alla supervisione tecnica del network di palestre dislocate sul territorio nazionale dirette da validi e professionali insegnanti appartenenti al Team Davide Ferretti MMA Fighters Elite e all’allenamento degli atleti agonisti in preparazione per i combattimenti, sarò impegnato nella formazione degli insegnanti di MMA. Sono di prossima partenza i corsi di formazione COACH MMA Fight1 da me diretti nelle diverse città italiane. È un importante progetto, impegnativo e nello stesso tempo di responsabilità, spero di riuscire al meglio, insieme ai colleghi che supervisionano e coordinano Fight1 nelle diverse regioni italiane, nello svolgere un buon lavoro che vada incontro alle esigenze e alla forte richiesta che vi è sul territorio ma che rispecchi qualità e professionalità delle quali le MMA necessitano. Sarò impegnato in un tour di seminari che dirigerò sul territorio nazionale e in qualità di Head Coach della Nazionale Italiana di MMA Fight1 nel guidare gli allenamenti collegiali degli atleti azzurri di MMA, in vista dei prossimi campionati europei a Baku, in Azerbaigian nel mese di Maggio p.v., e nei prossimi campionati del mondo che avranno luogo nel mese di Settembre 2014. E’ di prossima realizzazione il primo Action Movie italiano sulle MMA, diretto dal regista Riccardo Ferrero intitolato: MMA Love Never Dies, nel quale sarò impegnato come consulente tecnico e per ciò che riguarda in maniera specifica la realizzazione delle coreografie legate alle azioni di combattimento e allenamento; sono diversi anni che curo l’addestramento di Stunt e di attori impegnati in film di azione e in coreografie di combattimenti. Nel mese di Aprile, organizzerò a Roma l’evento “KnocKOut in the Cage” che vedrà lo svolgersi di prestige fights internazionali e la partecipazione di alcuni dei migliori Fighters italiani presenti nel ranking di MMA del circuito Fight1. Nel mese di Luglio, mi recherò nuovamente in Brasile per un periodo di allenamento e aggiornamento, le informazioni, in particolar modo nelle MMA, crescono costantemente e l’aggiornamento di un insegnante deve durare con disciplina per tutta la vita!
- Quale scegliere e perché tra la IMMAF/ITMMAF la WMMAA di Fedor?
Preferisco limitarmi a parlare della realtà Internazionale nella quale sono coinvolto, la WMMAA (World Mixed Martial Arts Association), rappresentata in via esclusiva da Fight1 in Italia. La Federazione ha come Presidente Onorario FEDOR EMELIANENKO ed è legata, per ciò che concerne il mondo professionistico delle MMA, all’evento Russo M1 Global garantendo così, agli atleti migliori, il passaggio nel professionismo. Prova ne è stata l’inserimento di tutte le finali del Campionato del Mondo WMMAA scorso, nel corso dell’evento M1 Global svoltosi presso ICE Palace di San Pietroburgo nel quale, nella stessa serata, combattevano grandi nomi internazionali delle MMA in una cornice altamente spettacolare sotto i riflettori delle TV Nazionali che trasmettevano in diretta l’evento. La Federazione è rappresentata nelle maggiori nazioni da Federazioni di MMA, ben organizzate e strutturate che hanno al loro interno i più importanti promoter di eventi d’eccellenza professionistici ed una capillare ed organizzata attività dilettantistica. La federazione promuove a livello internazionale ogni Anno un campionato Europeo, un Campionato Asiatico, un Campionato del Mondo, le qualificazioni per la Coppa del Mondo suddivise per quattro aree internazionali e una Coppa del Mondo alla quale accedono le prime otto nazioni classificate. A tutto ciò si aggiunge l’attività nazionale che ogni federazione appartenente alla WMMAA deve svolgere nel corso dell’anno per la formazione delle proprie squadre nazionali, campionati nazionali che vengono monitorati dalla federazione mondiale. Un’intensa attività internazionale gestita con grande professionalità e capacità organizzativa, un circuito molto duro dove il livello tecnico della maggior parte degli atleti partecipanti e’ altissimo per non parlare di quello degli atleti appartenenti alle nazionali che occupano i posti più alti della classifica: Russia, Giorgia, Ukraina, Azerbaigian ecc. Nel corso dell’ultimo campionato del mondo, nella maggior parte delle categorie vi è stata la presenza di ben trentadue atleti in gara che hanno dato vita a combattimenti altamente spettacolari, dove arrivare sul podio ha significato essere realmente i migliori. Ritengo, e non sono il solo, che la WMMAA, attualmente, sia a livello mondiale il punto di riferimento per le MMA per l’esperienza specifica maturata nel tempo, per i regolamenti di gara adottati, per la preparazione del settore arbitrale, per le professionalità delle quali si avvale al suo interno e dalle quali è rappresentata nelle varie nazioni per la visibilità ed il prestigio dei suoi eventi e per l’effettivo e dimostrato sbocco che dà agli atleti migliori. Basta visitare il sito ufficiale WMMAA.ORG per poter costatare tutto ciò.
- In cosa noi media potremmo cambiare per migliorare l’immagine delle MMA o fare semplicemente una migliore informazione?
Penso che i media stiano svolgendo un lavoro molto professionale, essi rivestono un ruolo determinante per la crescita e lo sviluppo del movimento tutto ma anche di grande responsabilità. Mi auguro che essi continuino a sentire sempre la grande importanza e responsabilità che le informazioni che attraverso loro vengono diffuse rivestono, cercando di non accendere i riflettori su alcuni avvenimenti che fortunatamente nel nostro mondo di rado si manifestano e che sono ben lontani da ciò che rappresenta il nostro movimento ed il nostro sport lasciando spazio al meglio che le MMA esprimono sia sotto il profilo sportivo che spettacolare ed ai valori che esse rappresentano.
- L’arbitraggio ed i giudici sono una discussione continua, ma in pochi, tra atleti e coach sanno cosa significhi fare l’arbitro o il giudice. Credi che atleti, coach e organizzatori debbano provare tali esperienze e quanto dovrebbero essere coinvolti?
A differenza delle altre discipline da combattimento e Arti Lottatorie nelle quali i nostri arbitri oggi eccellono per la loro preparazione e nelle quali hanno potuto negli Anni imparare dagli errori commessi, vivere esperienze ed una moltitudine di situazioni diverse per arrivare oggi a gestirle, le MMA sono molto più giovani e complesse e ritengo, in virtù di ciò, che gli appassionati arbitri di MMA italiani stiano facendo un grande sforzo. Non basta conoscere un regolamento, bisogna acquisire esperienza per imparare a interpretarlo al meglio. La mia solidarietà va alla classe arbitrale: desidero consigliare loro di tenersi in costante attività, andando ad arbitrare sparring di MMA nelle palestre, dedicare del tempo alla pratica delle discipline da combattimento e soprattutto arti lottatorie, per capirne dettagli e meccaniche al fine di valutarne meglio le diverse situazioni. Di recente ho diretto un seminario pratico di MMA riservato agli arbitri appartenenti al circuito Fight1 ed è stata una costruttiva esperienza che abbiamo deciso di ripetere più volte nel corso dell’Anno. Penso possa essere una buona idea far entrare in gabbia i tanti Coach ed osservarli arbitrare match di MMA…. ma non senza un migliaio di persone intorno alla gabbia che strillano e tifano per i loro beniamini ed arbitri travestiti da Coach che ruggiscono ai propri angoli………..
Grazie Andrea per l’opportunità.
Davide Ferretti
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