lunedì 3 febbraio 2014

Riflessioni: Saverio Longo e le MMA nel 2013 e nel 2014.

http://www.figmma.it/

Longo Saverio: coach e organizzatore


- Il tuo 2013?

È stato un grandissimo anno per la FIGMMA che è finito con l’importante novità che siamo passati dall’ambito FIJLKAM all’ambito FIWUK. Sono molto fiducioso che questa nuova avventura con la FIWUK porterà un valore aggiunto alle nostre discipline.
Tra i più importanti risultati raggiunti nel 2013 dalla FIGMMA l’avere:

- migliorato la qualità delle sue più importanti gare nazionali (Campionato Italiano e Coppa Italia), che sono state trasmesse su RAISPORT, e l’offerta delle competizioni organizzate dalle società sportive tra cui la prima gara regionale in Sardegna;
- portato le squadre Nazionali, completamente spesate, a competere ai Campionati Europei in Ungheria e ai Campionati Mondiali in Canada;
- partecipato con ben 6 atleti (Villa, Baraccani, Franceschini, Anacoreta F., Anacoreta L., Tomasetti) alla seconda edizione dei SPORTACCORD WORLD COMBAT GAMES in Russia, conquistando ben 3 medaglie (due argenti con Simone Franceschini e Ivan Tomasetti e un bronzo con Luca Anacoreta);
- patrocinato importanti eventi di MMA Pro come: STORM FC 3, 4, 5 e 8, SLAM FC 5, MILANO IN THE CAGE 3, PN FIGHT CUP 3, IMOLA SUL RING 2, PRAEDATOR FC 1;
- aggiunto ai suoi sponsor federali EVERLAST e UNDER ARMOUR il prestigioso marchio brasiliano KORAL;
- avuto visibilità su importanti magazine e quotidiani come ad esempio “L’Espresso” e “Il Corriere dello Sport”.



- Pensi che il mondo delle MMA in Italia si sia più evoluto o involuto durante questo 2013?

Penso che lo sport delle MMA in Italia nel 2013 abbia avuto una crescita incredibile sia come praticanti che come interesse dei media e questo anche grazie al grande campione Alessio Sakara che ha dato molta visibilità al nostro sport sia sulla carta stampata che in TV.



- Programmi per il 2014?

Impegnarmi sempre di più per lo sviluppo e la crescita delle tre discipline della FIGMMA: le MMA, il Grappling No-Gi e il Brazilian jiu-jitsu/Grappling Gi.



- Quale scegliere e perché tra la IMMAF/ITMMAF la WMMAA di Fedor?

Io sempre mi batterò per l’unione del movimento sportivo delle discipline che rappresento. In Italia vorrei tutto il movimento unito sotto il CONI, a livello internazionale vorrei in futuro tutto il movimento unito sotto SportAccord/CIO. Spero che dopo il riconoscimento da parte di SportAccord, le Federazioni Internazionali che non saranno riuscite ad ottenerlo si sciolgano e confluiscano nella Federazione che lo avrà ottenuto. Bisogna evitare egoismi e personalismi e lavorare tutti insieme per far crescere le MMA. E chissà se in futuro potremo così sperare nel traguardo olimpico.



- In cosa noi media potremmo cambiare per migliorare l’immagine delle MMA o fare semplicemente una migliore informazione?
L’opinione pubblica conosce le MMA attraverso quello che dicono e scrivono i media che per questo motivo hanno una responsabilità molto grande. Vorrei che trasmettessero un’immagine positiva delle MMA che non sia solo violenza e sangue ma quella di uno sport che tutti i giovani possono praticare, molto formativo per il corpo e il carattere, e dove prevalgono sempre il rispetto dell'avversario e delle regole.

Inoltre mi piacerebbe che i media diano più risalto alle MMA dilettantistiche perché in tutti gli sport di combattimento i grandi campioni del professionismo quasi sempre sono il risultato di una lunga e intensa attività dilettantistica; gli sport professionistici crescono solo se esiste una grande e forte base a livello dilettantistico.



- L’arbitraggio ed i giudici sono una discussione continua, ma in pochi, tra atleti e coach sanno cosa significhi fare l’arbitro o il giudice. Credi che atleti, coach e organizzatori debbano provare tali esperienze e quanto dovrebbero essere coinvolti?
La FIGMMA ogni anno organizza un corso di formazione per Ufficiali di gara a cui invita a partecipare tutte le società sportive. Per quanto riguarda gli errori arbitrali, ho l’abitudine a difendere sempre gli Ufficiali di gara perché, anche se sbagliano, presumo che siano sempre in buona fede.

Penso che gli arbitri, consapevoli della responsabilità del loro ruolo, dovranno essere sempre più competenti e professionali e capire che una loro negligenza può creare delle grandissime delusioni in atleti che si sono allenati per mesi con grandi sacrifici personali.

Gli atleti e i coach, oltre ad avere comprensione per gli errori umani degli arbitri che purtroppo è impossibile evitare del tutto, dovranno studiare sempre meglio i regolamenti di gara ed essere sempre rispettosi ed educati.

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