Ancora prima di rendere pubblica la mia decisione di trasferirmi all'estero, fui contattato da Alex Dandi per arbitrare, insieme a Lorenzo Spoto, i quarti di finale del torneo del VenatorFC. Onorato di tale richiesta(poche volte sono stato chiamato ad arbitrare lontano dai confini laziali) mi sono sentito in dovere di condividere con Alex(per me fino ad allora solo il commentatore di SKY per l'UFC) un qualcosa di mio personale. Lui per tutta risposta mi ha sorpreso ancora di più, mi ha detto: "se dovessi tornare in Italia, ci piacerebbe averti dei nostri".
Caso vuole che motivi familiari e di lavoro mi abbiano riportato nel vecchio continente per un paio di settimane e che sia riuscito ad allungare il viaggio di quei pochi giorni per poter partecipare come arbitro alla serata finale del VenatorFC.
Emozionato...lo ammetto.
Non avendo SKY dove vivo, non ho seguito il docu reality, come non ho potuto vedere tutti i match delle selezioni, ma l'idea di poter condividere l'arena con Marc Goddard per me era un sogno.
Ancora prima di dare la mia disponibilità scelsi di investire su di me, anche perché lontano dalle MMA italiane, ne leggevo solo i risultati su internet, vedevo arbitraggi e giudizi in eventi in cui ci sarei potuto essere io, e mi informai per andare a Valencia da Big John McCarthy. Partecipato al corso Hybrid COMMAND, tre giorni intensi e difficili, soprattutto perché diretti ad un mondo, quello delle commissioni statunitensi, a me completamente estraneo.
Trovata una buona palestra di MMA, ho ripreso ad allenarmi a 360 gradi, ossia anche arbitrando gli sparring del team PRO.
I giorni che hanno preceduto il VenatorFC per me sono stati difficilissimi, tra il fuso orario, il dover lavorare tra un impegno e l'altro, ero nervoso...avevo paura di fallire. Lo ammetto, non volevo dare il fianco alle solite malelingue, non volevo mettere in dubbio un risultato di match per una mia decisione, ma soprattutto, non volevo rientrare in quel vortice di negatività che c'è in Italia se non lecchi il culo al tal atleta o se non lo lecchi al tal organizzatore che ha a sua disposizione tutta una stampa anche non di settore che strumentalizza a suo piacimento.
Arrivato in albergo, sono stato trattato con i guanti di velluto, tutto quello che avevo letto a riguardo, scritto dagli atleti e team che avevano partecipato ai primi due eventi, è stato confermato...così come l'atmosfera...ho cercato inizialmente di non stare al tavolo o di non socializzare con gli atleti o con i team che avrei arbitrato...cosa impossibile per vari motivi...uno, li conoscevo quasi tutti, avendoli arbitrati quasi tutti, e poi, loro, gli atleti erano al tavolo insieme anche con i propri avversari come se nulla fosse, a scherzare e parlare del tal evento, o di gnocca o del cibo...ed in queste tavolate mi sono ritrovato spesso, e è stato molto piacevole, oltre che decisamente fuori dal comune.
Il pranzo del Sabato l'ho trascorso con gli anglofoni, Marc Goddard, Mason e Hadzovic e con i loro team. Quello che hanno insistito per raccontarmi è come loro atleti, abbiano avvertito di essere in un ambiente in cui l'organizzazione pensasse a loro, non solo come "comodità", ma proprio come "disponibilità". Goddard, invece, ha fatto un'analisi decisamente più profonda essendo al suo secondo evento con il VenatorFC, è andato sulle sue impressioni personali(positive) su Dandi e Merenda come consulente il primo e presidente il secondo, e poi ha rimarcato come questo fosse stato l'unico evento in Italia negli ultimi anni, in cui la richiesta fatta da una promotion italiana per degli atleti stranieri non fosse per dei brocchi(traduzione letterale), ma che fosse un test vero. Quindi non si cercava lo straniero per farlo perdere e far rendere importante l'italiano di turno...no no, si cercava di fare un qualcosa di diverso per le MMA italiche, e di mettere su una card di livello. Card che di fatto ha attirato le attenzioni di varie testate europee, tra cui MMAViking, MMADK, e anche dall'organizzazione Cage Warriors, che mi hanno contattato proprio per i risultati e foto.
Veniamo alla serata.
Ovviamente non ho potuto fare il commento live di ogni match, perché alcuni li ho arbitrati, in altri ero occupato a fare il check atleti o altro.
Qui troverete approfondimenti su tutti i match, anche quelli che non sono stati trasmessi su FOX Sport 2HD.
Silviano Valenti vs Gianmarco Gherla
Primo match della serata, tocca a me aprire le danze come arbitro. Un ragazzo che ha appena iniziato contro un uomo all'ultimo match prima del ritiro.
Silviano è un padre di famiglia e lavoratore, che non si è mai tirato indietro di fronte ad alcun avversario. Questa volta all'angolo opposto un giovanissimo che ha imposto subito la sua esplosività e le sue leve lunghe. Silviano a terra dopo il knock down ha cercato di coprirsi, con un braccio cingeva la gamba di Gherla, con l'altra cercava di farsi scudo. Le gomitate e gli hammer fist di Gianmarco erano potenti e ma soprattutto tanti. Silviano non stava difendendosi in modo intelligente, non stava cercando un takedown o di fare altro che mi facesse capire di poter cambiare le sorti dell'incontro, dopo averlo richiamato più volte ho interrotto. TKO. Commozione nel pubblico che lo conosceva, commozione anche da parte dell'altro team, abbracci per un fighter che ci ha creduto fino alla fine.
Gianmarco Romeo vs Leonardo Zecchi
Mattia Galbiati vs Luca Puggioni
Qui ero nella gabbia con loro, che incontro mi aspettassi? Galbiati a cercare la proiezione ed il lavoro a terra e Puggioni a difendere in sprawl and brawl...che match ho arbitrato? Nulla di più lontano... Il judoka e samboka ha deciso di scambiare in piedi contro il karateka. Non hanno scambiato molti colpi, ma quelli che sono arrivati a segno erano tutti pieni e consistenti.
Primo round in cui Mattia è stato forse troppo attendista, e ha subito molto gli uppercut ed overhand di Luca. Qualche leg kick potente da entrambe le parti e nessun takedown, nonostante l'angolo di Mattia glieli chiamasse in continuazione. 9-10 Puggioni
Nel secondo round Luca ha continuato a cercare gli overhand destri alternandoli a degli step in avanti con il montante sinistro. Ogni tanto fintando anche una gomitata ascendente per disincentivare un possibile clinch o takedown. Il suo angolo iniziava però a chiedergli di doppiare i colpi, suggerimenti che non riusciva a mettere in pratica. Mattia trova successo con dei leg kick sempre più consistenti, ma non abbastanza da creare un danno tale da assegnargli il round. Pochi secondi dal termine Mattia ascolta il proprio angolo e porta a terra il match, frettolosamente cerca un un arm bar che non c'era e scivola perdendo il controllo. Fine del round. Se avesse controllato, invece che attaccare e preso una posizione di dominio, avrebbe forse vinto lui la ripresa, ma i colpi subiti che lo hanno scosso più volte per me erano più effettivi del takedown. 9-10 Puggioni.
Terzo round. Luca è in affanno, molto meno mobile e subisce molti leg kick che vanno ad influenzare sempre di più la sua mobilità e velocità. Gira cercando di evitare lo scontro, ma Mattia è ben piantato a terra e con il mirino attivo e non manca quasi mai il bersaglio. Round a senso unico, Luca forse anche convinto di aver vinto le prime due riprese cerca solo di non farsi mettere KO o di non essere portato a terra. 10-9 Galbiati.
2 giudici su 3 hanno dato il secondo round a Mattia, e questa è una lezione per Luca, l'ennesima per tutti: "mai lasciare il proprio destino in mano ai giudici".
Cristian Magro vs Omar Garatti
Sempre io al centro...ma questa volta alla mia destra ed alla mia sinistra due atleti con il mio stesso taglio di capelli e la stessa barba...certo, la loro non ha ciuffi bianchi e è ordinata...ma l'immagine di 3 pelati e con la barba, magri e alti mi ha fatto sorridere.
Primo round, scambi di braccia subito intensi, con Omar ad essere partito estremamente aggressivo. Cristian si rifugia nel clinch portando il match a parete, scambi di ginocchiate, e di posizione fino a quando Magro porta a terra l'avversario. Lì viene chiuso da Garatti, che riesce anche ad assestare buone gomitate dalla schiena che fanno desistere Cristian dal tentare di passare in monta. Scramble, e quest'ultimo decide di rimanere in piedi e calciare le gambe dell'avversario. I leg kick destri sulla gamba sinistra di Omar hanno effetto. Questo fa smorfie di dolore ad ogni calcio. Tentando degli up kick colpisce in pieno la conchiglia di Cristian e gli chiede immediatamente scusa. Mando Omar all'angolo neutro, controllo al volo Magro e chiamo il tempo. Cristian dopo poco è pronto per riprendere e dato che era in una posizione di vantaggio in quel momento, non faccio ripartire il match con entrambe in piedi, ma faccio riposizionare Garatti schiena a terra. Non sarebbe stato corretto che lui si avvantaggiasse in termini di posizione a seguito di una tecnica scorretta seppur non voluta.
Altri leg kick potenti di Cristian e finisce il round. 10-9 Magro
Omar a malapena riesce ad alzarsi...lo vedo zoppicare verso l'angolo, mi avvicino e faccio presente che qualora non fosse stato in grado di recuperare, io un atleta infermo ed incapace di difendersi non lo avrei fatto continuare, l'angolo ha concordato con me. Garatti da leone ha detto che si sarebbe ripreso e è entrato per la seconda ripresa, molto aggressivo, ma appena Magro ha avviato una serie, per difendersi ed arretrare la gamba colpita gli è venuta a mancare, è crollato, e Cristian sopra di lui in gnp, mentre mi avvicinavo ho visto arrivare l'asciugamani dell'angolo, e ho interrotto l'incontro.
Magro vince per resa(getto della spugna)
Commovente l'intervista successiva in cui il vincitore annuncia di ritirarsi dalle competizioni, ed oltre ai ringraziamenti di rito a donna, coach, team e amici/famiglia, ha ringraziato Dandi e Merenda.
Davide Baneschi vs Levani Shaishmelashvili
Di questo incontro ho visto qualche momento, non sono riuscito a vedere tutte le riprese in modo completo, quindi non posso dare un giudizio certo, ma il fatto che Davide abbia più volte preso la schiena di Levani e da lì tentato di lavorare, credo che fosse stato indicativo. Invece i giudici hanno dato la vittoria a Shaishmelashvili, ed anche in questo caso possiamo ricordare: "mai lasciare il proprio destino in mano ai giudici".
Massimo Salvatore vs Anderson da Silva Santos
Il calciante bianco contro il capoerista. Due stili completamente diversi l'uno dall'altro. Il brasiliano inizia subito con una boxe più concreta, un diretto destro pesantissimo colpisce il viso di Massimo che cade a terra, ma da calciante non cede e cerca di riprendersi subito. Anderson a terra cerca subito il gnp, ma l'italiano chiude una kimura sul braccio destro dell'avversario che si chiude per difenderla. Momenti di stallo, in cui Massimo non lasciava la presa e Anderson non faceva nulla per liberarsi, fino a quando questo esplode e per sbaglio colpisce con il ginocchio la testa di Salvatore. Senza staccarli fermo l'azione e mi assicuro che il calciante stia bene, dopo la conferma lo faccio proseguire nel suo attacco con la submission, che dopo un po' è costretto a lasciare perché Anderson era riuscito piano piano a sfilare. Nello scramble successivo Massimo con un upkick colpisce al viso da Silva Santos che seppur in fase di rialzarsi era ancora con un ginocchio a terra. Mando all'angolo neutro Salvatore, e chiamo il tempo per dare al brasiliano il tempo di riprendersi. Mi dice che è ok, e (forse erroneamente) faccio ripartire da in piedi perché è lì dove stava cercando di andare Anderson.
Altri scambi, e è sempre da Silva Santos ad avere successo, ma mai che Massimo mostrasse un momento di cedimento. Ancora a terra, gnp del brasiliano reso difficile dai tentativi di submission dalla schiena e dal continuo muoversi di Salvatore. Fine del round. 9-10 da Silva Santos
Nella seconda ripresa il brasiliano lascia partire un overhand destro di incontro che piega le gambe di Massimo, lo segue a terra, gnp, nel cercare di difendersi l'italiano offre il braccio destro, preso, tentativo di armbar, difeso per il momento da Salvatore che è ancora con il braccio a rischio di leva. Anderson infila l'alluce del piede destro nella gabbia, gli dico di toglierlo, lui dopo qualche secondo lo libera, ma lascia andare anche l'arm bar, Massimo si rende conto che qualcosa non tornasse e non infierisce nel gnp, mi avvicino ed Anderson mi dice che aveva il dito incastrato e non riusciva a liberarlo. Gli ho spiegato che tale comportamento corrispondesse ad una resa, lui ha capito, mi ha ringraziato e ha accettato il verdetto.
Vince Salvatore per verbal tapout.
Roberto Rigamonti vs Jack Mason
Anche durante questo incontro ero in altre faccende affaccendato e quindi parte il primo takedown di Mason nelle prime fasi, non ho visto nulla. Posso solo raccontarvi che uno dei giudici ha invertito i nomi degli atleti falsando inizialmente il risultato complessivo, dato che lo scorekeeper era andato a leggere solo i risultati dei round. In conclusione, un giudice ha dato la vittoria a Rigamonti, uno a Mason ed uno ha dato pari. Split draw.
Slavka Vitali vs Rachael Cummins
Inizia il round e la statunitense attacca subito un arm bar volante. La Vitali difende in modo coriaceo costringendo la Rachael a cambiare in triangolo, chiuso. Rimangono così per 5 minuti e Slavka sopravvive e non batte ad un tentativo di arm bar chiusa nel triangolo. 9-10 Cummins
Qualcosa nel chiudere il triangolo dava l'impressione che il ginocchio della statunitense potesse non essere al 100% e la conferma è l'averla vista zoppicare fino all'angolo.
Secondo round, è la Vitali a chiudere la distanza e riportare il match a terra, ma è l'atleta ospite ad essere attiva attaccando nuovamente triangoli e arm bar dalla schiena per altri 5 minuti. Questa volta è il coach a doverla portare sullo sgabello. 9-10 Cummins
Terzo round, Slavka leggermente più attiva, la Cummins distrutta dalla fatica e forse anche dal dolore. Qualche colpo dalla guardia e riesce a portarsi a casa il terzo round, ma perdendo il match. 10-9 Vitali
Ouadia Tergui vs Danyel Pilò
Finale dei pesi leggeri.
Il match che non ti aspetti...il marocchino, decisamente più grande fisicamente, ha dominato ogni fase del match, in piedi uno striking più preciso e potente, grazie anche al maggior allungo, praticamente improiettabile, o comunque superiore anche nel grappling, con mia sopresa, su un Danyel fisicamente provato e quasi abbattuto psicologicamente. Mentre ci avviavamo ad una decisione unanime, con qualche 10-8 in favore di Ouadia, questo decide di chiudere il match con un potentissima ginocchiata allo sterno che manda Pilò al tappeto, addirittura facendogli sputare il paradenti. Tergui diventa il primo campione del VenatorFC della 155libbre. Credo che Lorenzo Spoto si sia divertito parecchio ad arbitrare questo match.
Mi piacerebbe a questo punto vedere Pilò a 66kg contro Puggioni o un rematch con Galbiati.
Ivan Musardo vs Damir Hadzovic
Due atleti di livello internazionale, seguiti da mezza Europa, hanno mostrato un livello tecnico superiore a tutti gli altri atleti della serata. Non me ne vogliano gli altri, ma il danese di origini bosniache e l'italo svizzero avevano decisamente qualcosa in più.
Primo round, scambio di boxe, nemmeno un passio indietro da una delle due parti, ma è Ivan ad accusare maggiormente. Hadzovic ha un maggiore allungo, maggiore potenza, ma soprattutto una attitudine a cambiare angoli e livelli a seconda di come Musardo gli si presentasse di fronte.
9-10 Hadzovic
Secondo round ancora più in crescendo per Damir che non lascia spazio a Ivan, lo pressa e punisce. Sembra avergli preso le misure. 8-10 Hadzovic
L'italo-svizzero alla chiamata del fuori i secondi dichiara di non averne più. Match finito per resa.
Marvin Vettori vs Daniele Scatizzi.
Finale della categoria welterweight.
Incontro estremamente sentito dal pubblico, sia strettamente di parte che non. Dentro la gabbia si nota la differenza di fisico tra i due atleti, Vettori decisamente il classico fighter che taglia molto peso, Scatizzi invece deve aver preso pochissimi chili dal Venerdì.
Questa differenza si è fatta sentire subito con Marvin a portare a terra e controllare per due riprese. Nessuna azione di rilievo, nessuno spunto, quella che si preannunciava una guerra sono stati 10 minuti di lay and pray con Vettori aggiudicarsi due riprese con un risicato 10-9.
Già sul finire del secondo round Marvin era visibilmente stanco. Così nel terzo Daniele ha avuto più facilità nel gestire la distanza e ha potuto portare colpi che hanno fatto barcollare l'avversario. Vettori è entrato in survival mode e ha portato avanti il suo rifugiarsi nei takedown. Uno difeso, uno riuscito, ma non riuscendo però a tenere lì il match. Scatizzi nelle fasi in piedi colpiva forte, ma non così tanto da chiudere il match in anticipo, ma abbastanza da aggiudicarsi la ripresa. Dal vivo l'impressione fosse stata di un maggiore dominio da parte di Daniele, avendo rivisto il match, non sono più convinto di dare un 8-10, ma un 9-10. Verdetto quindi corretto a favore di Vettori.
In molti chiedono la rivincita, io credo che non abbia senso...Marvin ha sicuramente dimostrato di essere un fortissimo 77kg, ma Daniele non è un 77kg, e spero che scenda nella 70kg ad affrontare il campione attuale Tergui per il VenatorFC II.
Per Marvin invece si prospetta o un incontro con Marco Santi, o con qualche prospect della categoria.
Mauro Cerilli vs Prince Aounallah
Mauro vede il proprio avversario cambiare nell'arco di 24h, accetta comunque di rimanere in card, per lui l'importante è combattere. Ecco un francese accettare, ma con catch weight.
Dopo mille peripezie il match c'è. Gli atleti entrano nella gabbia.
Prince inizia subito con dei leg kick pesanti, Cerilli fa un passo indietro e gli cede la caviglia...bruttissima scena...quando riappoggia il piede cerca stabilità, non la trova e cade da solo.
Incontro finito...infortunio. Prima sconfitta per Mauro, a cui auguriamo una pronta guarigione.
Alessandro Botti vs Mattia Schiavolin
Anche qui la differenza di fisico tra i due è notevole e è a favore di Mattia.
Questo però non impensierisce Alessandro che parte carico e mette inizialmente in difficoltà il proprio avversario con colpi potenti.
Schiavolin mantiene la calma ed inizia a prendere le misure colpendo forte e preciso. Match a terra, con Botti che difende come può il gnp, ma Mattia colpisce e colpisce duramente, fino a quando uno dei pugni non mette KO Alessandro costringendo Lorenzo Spoto ad interrompere l'incontro ed a far salire subito i medici per controllare Botti, che non si era ripreso immediatamente. Dopo poco lo vediamo in piedi, applauso del pubblico, abbraccio con Mattia e belle parole da parte di entrambi.
Per lo sconfitto ora la strada è quella del cambio di categoria, per potersi confrontare ad armi pari con i propri avversari.
Per il neo campione, ci sarebbe solo un match interessante, Alessio Di Chirico. I due 84kg più forti in Italia, non possono non incontrarsi.
Cristian Binda vs Masakazu Imanari
"Mani di pietra" sulla carta sfavorito, non si è tirato indietro, ha aggredito sin da subito, ma appena ha tirato il primo diretto destro ha trovato solo aria, l'avversario era già schiena a terra che lavorava per cercare una posizione che gli permettesse di attaccare qualche arto. Cristian si è trovato subito a dover difendere e cercare di mantenere una posizione a lui favorevole. L'esperienza di Masakazu però è mostruosa, e con pochi movimenti ha tessuto una tela da far cadere Binda in trappola...eccolo lì con il braccio chiuso in una kimura. L'italiano ha difeso come ha potuto e ha costretto Imanari a cambiare, ma anche lì, è stato un cambiare per passare da un tentativo di submission all'altro. Una transition perfetto, al millimetro, senza dare spazio, senza togliere pressione, arm bar chiuso e Cristian batte.
Nella sconfitta, Binda è stato un grande.
Evento finito, saluti del presidente, ringraziamenti e via al terzo tempo...tutti i team, tutti gli atleti, vinti e vincitori, insieme a mangiare e bere...senza rancori, senza sfottò, qualcuno più allegro di qualcun altro ovviamente, ma nessun astio.
Unico problema della serata è stata la sicurezza sottodimensionata, ma soprattutto secondo me, la vendita di alcolici. Perché lo spettatore che io ho fisicamente salvato dal linciaggio, era completamente ubriaco, e non apparteneva ad alcuna fazione specifica. Nella seconda "rissa", idem, era sempre lui, che questa volta ha cercato di vendicarsi contro qualcuno da cui le aveva prese inizialmente, e questo ancora prima che finisse il match tra Scatizzi e Vettori. Uniche parole e spinte tra i team sono state tra due persone, ma sono state prontamente divise, e poi nel post evento non hanno più polemizzato. Non c'è stata rissa tra team.
Evidentemente il VenatorFC ha attirato anche qualche tifoso calcistico, che ha tentato di rovinare la serata.
Detto ciò, tutto è tornato alla normalità, anche dopo in albergo tutti sui divanetti chi dentro e chi fuori a parlare dell'evento, chi di gnocca, chi dell'UFC...io con Goddard, Dandi, Andrea Carpi, Jason Manly, Hadzovic ed altri a vedere l'UFC Condit vs Alves dal mio pc chi bevendo birra chi coca cola...
Non posso quindi che chiudere ringraziando Alex Dandi e Frank Merenda per avermi dato questa opportunità, per aver organizzato una bella card ed un evento piacevole e divertente per contenuti ed atmosfera. Ben organizzato come staff.
Poi ringraziare Marc Goddard per le perle che non ha smesso di condividere con me, per avermi ampliato ancora il bagaglio culturale da arbitro/giudice, mostrandomi particolari cui ancora da solo non ero arrivato.
Saluto Lorenzo Spoto e Catia Merenda, per la loro cortesia e disponibilità.
Ringrazio tutti gli atleti e team con cui ho avuto il piacere di condividere colazione, pranzi e cena. Grazie. Sono tornato a Roma con un'esperienza positiva che mi ha sicuramente fatto tornare della fiducia nel mondo delle MMA. Che mi ha stimolato nuovamente a scrivere.
poche foto scattate tra un arbitraggio e l'altro
Posted by MMA Café on Martedì 2 giugno 2015
Sicuramente più esauriente rispetto ad altri report che ho letto....:-)
RispondiEliminaGrazie! Faccio del mio meglio! ;)
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